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Patologie e INPSIn questa sezione sono presenti 2 schede Ciao, ma è una cosa possibile che una persona con questa invalidità [sostituzione valvolare aortica con imminente soffio sistolico] lavori in fabbrica alzando dei pesi di 25, a 30 kg e li porti da un capannone ad un altro per 8 ore e sempre in piedi, e usare colla nociva per altrettante 8 ore. Tutto questo dopo ripetuti solleciti di cambiare posto e in azienda ce ne sono posti dove potrebbe mettermi ma niente l'ultima cosa. È possibile che una persona con il mio problema non sia mai stato controllato sul lavoro da organi dello stato: INPS, ispettorato del lavoro, CGIL, niente di tutto questo, ma se mi succede qualcosa di brutto chi devo denunciare per negligenza? Grazie per la vostra attenzione aspetto risposta. Cordiali saluti Aggiornato il 13/06/2013 - letto 1539 volte - 0 file allegati
Salve! Sono un'insegnante della scuola primaria, di ruolo dal 1992, e parecchi anni di pre-ruolo. Da quattro anni, sono distaccata dall'insegnamento, per motivi di salute, ed utilizzata sui laboratori di informatica del mio circolo didattico. Ogni anno vengo sottoposta alla visita della Commissione Medica di Verifica che ha sempre autorizzato il mio distacco con la dicitura «temporaneamente non idonea alle mansioni di insegnamento con rivedibilità entro un anno dalla data del verbale». Premetto che tale distacco è motivato da una serie di patologie, correlate tra loro (sindrome metabolica con ipersulinismo e glicemia alta, depressione maggiore di livello medio grave, obesità, ipertensione arteriosa). Da non ultimo è subentrata la sindrome delle apnee notturne e dopo un ricovero ospedaliero, ora utilizzo ogni notte ossigeno e CPAP. Questo mi ha portato a fare richiesta di invalidità e sono attualmente in attesa di essere chiamata dalla commissione invalidi civili. Sono arrivata alla richiesta di distacco dalla classe in quanto le numerose assenze legate a quanto sopra pregiudicavano il buon andamento e gli obiettivi del programma scolastico. Ora, alla luce della riforma Gelmini, vorrei gentilmente conoscere quali potrebbero essere i risvolti della mia situazione. Tengo anche a precisare che vorrei tanto rientrare ad insegnare, ma questo mio desiderio viene a «cozzare» con le intenzioni del mio dirigente scolastico, che pur riconoscendomi come valida insegnante sul piano professionale, ormai mi ha addossato il target della «assenteista» e che giustamente non desidera avere ulteriori problemi con i genitori. Addirittura mi è stato consigliato di fare richiesta della legge 335!!! Comprendo benissimo le ansie del D. S. ma io devo scrollarmi di dosso questo target e lo posso fare solo sul campo, dimostrando la mia assidua presenza. Non so cosa mi riserverà il prossimo futuro. Attualmente la situazione sanitaria è sotto controllo, da parte mia c'è tutta l'intenzione a ritornare ad insegnare. Dato che sarò io a dover chiedere un'eventuale proroga del distacco, cosa che non intendo fare, mi potete dire come devo comportarmi? Non è una situazione facile, lo capisco. Ma non intendo smettere di lavorare a 51 anni, ho ancora parecchio da dare e da offrire al mondo della scuola. Sono inoltre separata con una figlia maggiorenne, studente universitaria, (a carico), con tutti i problemi economici che tale situazione comporta. Ma il mio futuro è così nebuloso? Grata per aver letto questa mia lettera fino in fondo, porgo cordiali saluti. Aggiornato il 14/06/2013 - letto 9481 volte - 0 file allegati
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