Gentile Utente,
in merito al primo quesito da Lei posto, La informiamo che Suo marito ha facoltà di ricorrere contro il verbale dell'invalidità civile entro 180 giorni da quando gli è stato recapitato (come previsto in questa scheda).
Prima di procedere con il ricorso, consigliamo sempre di rivolgersi al proprio medico di famiglia e al medico specialista per avere più precise indicazioni in merito alla possibilità di vincere il ricorso: la situazione che ha descritto, infatti, pur costituendo un peggioramento nella qualità di vita di Suo marito, dovrà anche costituire una pari gravità in termini di percentuali di invalidità civile. Il sistema di calcolo dell'invalidità è molto complesso e non sempre ciò che sembra un evidente peggioramento (o una condizione di stasi) ha lo stesso tipo di valutazione anche in sede di accertamento (o revisione) dell'invalidità civile.
In merito al Suo secondo quesito, La informiamo che i permessi lavorativi cui si riferisce non sono in alcun modo legati con la percentuale dell'invalidità civile, ma con l'accertamento dello stato di handicap (Legge n. 104/1992), la cui revisione è stata riconfermata nel 2012.
Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Anna Vecchiarini e Pierangelo Cenci
(Assistenti Sociali del Centro per l'Autonomia Umbro)