Gentile Utente,
in merito al quesito da Lei posto, la valutazione della necessità di un'assistenza residenziale o semi-residenziale per un familiare è il frutto del parere del medico specialista e della famiglia: è opportuno capire, infatti, se l'assistenza di cui la persona necessità possa essere fornita presso il domicilio (assistenza domiciliare), possa essere integrata da attività socio-ricreative (centri diurni - assistenza semi-residenziale), oppure richieda una continuità ed un approccio multidisciplinare proprio di strutture residenziali.
Ciascuna delle suddette forme di assistenza, qualora siano attivate mediante la ASL, richiede specifici iter e valutazioni effettuati dai servizi socio-sanitari.
Per attivare ciascuna delle modalità di assistenza è necessario rivolgersi all'assistente sociale presente nel Distretto sanitario della ASL della propria città. Da questa porta di accesso si potranno attivare le opportune valutazioni socio-sanitarie per la scelta della soluzione più idonea per la persona. La valutazione, al di là delle certificazioni sanitarie in possesso della persona (certificato di invalidità civile, diagnosi, ecc.), tiene in considerazione la condizione di autosufficienza o non autosufficienza della persona e della presenza di figure di riferimento.
Una volta effettuata la valutazione, l'assistente sociale fornirà tutte le informazioni necessarie per l'accesso alla tipologia di prestazione individuata: attivazione di ore di assistenza domiciliare, inserimento presso il centro diurno, inserimento presso una struttura residenziale ed eventuale modalità di integrazione della retta.