Gentile Utente,
in merito al quesito da Lei posto, La informiamo che la Circolare INPS n. 128 del 2003 "Permessi ai sensi della legge 104/1992 - Disposizione varie", prevede all'art. 2 che per i «grandi invalidi di guerra di cui all'articolo 14 del testo unico approvato con D.P.R. 23 dicembre 1978, n. 915, sono considerati persone handicappate in situazione grave ai sensi e per gli effetti dell'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e non sono assoggettati agli accertamenti sanitari previsti dall'articolo 4 della citata legge. La situazione di gravità è attestata dalla documentazione rilasciata agli interessati dai Ministeri competenti al momento della concessione dei benefici pensionistici».
Pertanto per la fruizione dei benefici di cui all'art. 33 della Legge 104/92 per i grandi invalidi di guerra, cioè i titolari di pensione o di assegno temporaneo di guerra per lesioni o infermità ascritte alla 1° categoria con o senza assegno di superinvalidità, l'attestato di pensione rilasciato dal Ministero del Tesoro (Mod. 69) o di copia del decreto concessivo della stessa, può validamente sostituire la certificazione di handicap in situazione di gravità rilasciata dalle competenti Commissioni ASL.
Dato, però, che nella Sua e-mail non si fa riferimento alla dicitura "grande invalido di guerra", questo lascerebbe supporre che Suo padre sia stato riconosciuto "invalido di guerra" e pertanto il diritto ad usufruire dei permessi previsti dalla Legge 104/1992 non scatta automaticamente.
Qualora così fosse, dovrà procedere, sempre che non l'abbia già fatto, con l'accertamento dello «stato di handicap» previsto per l'appunto dalla Legge 104/1992 (vedi scheda in Approfondimenti) e se a Suo padre dovesse essere riconosciuto lo «stato di handicap grave» (art. 3, comma3, Legge 104/1992) allora potrà usufruire dei permessi in oggetto.
Scheda Contact Center: Richiesta di accertamento dello stato di handicap (Legge 104/1992)
Scheda Contact Center: Permessi lavorativi per i parenti e affini di persone con disabilità
Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Anna Vecchiarini e Pierangelo Cenci
(Assistenti Sociali del Centro per l'Autonomia Umbro)