Salve vorrei prole un quesito. Mia nonna, dell'età di 85 anni, ha un'invalidità civile del 100% con indennità di accompagnamento. Abbiamo fatto richiesta per la 104 [riconoscimento dello «stato di handicap» ai sensi della Legge n. 104/1992, N.d.R.], ma siamo in attesa di risposta. Mia nonna è diabetica e da qualche anno è dovuta passare all'insulina; è affetta da maculopatia (credo sia stata una conseguenza dell'essere diabetica) e ha poca vista da entrambi gli occhi, credo la malattia sia abbastanza avanzata. Lei ritiene possa avere il riconoscimento della 104? Aspetto una sua risposta. Grazie mille in anticipo.
franco, 31 anni
Risposta
Gentile Utente,
in merito al quesito da Lei posto, La informiamo che, in merito al riconoscimento dello «stato di handicap» ai sensi della Legge n. 104/1992, non è possibile fare delle "previsioni". Come, d'altronde, non è possibile farle nemmeno per il riconoscimento dell'invalidità civile o di altri accertamenti sanitari che riguardano le persone con disabilità.
La ragione di tale impossibilità, per quanto riguarda l'accertamento dello «stato di handicap», è relativa al tipo di valutazione che esso prevede: essendo un accertamento che mira a valutare lo svantaggio sociale e l'emarginazione della persona a causa delle proprie condizioni di salute, la valutazione dovrà tenere conto di molteplici aspetti di tipo sociale-ambientale (condizioni economiche, abitative, ecc.), sanitario (se ha bisogno di assistenza, di quanta, per quanto tempo al giorno, ecc.), familiare (se ha parenti che possono fornirgliela, ecc.).
È bene precisare che il riconoscimento dello «stato di handicap» dà diritto ad una serie di agevolazioni (fiscali, economiche, lavorative) che possono rappresentare una risorsa molto importante per la persona e per i familiari che l'assistono ed è per questo che non si possono creare automatismi sulla base della gravità della patologia di riferimento.
In generale, se la persona con disabilità ha una presa in carico da parte dei servizi della ASL di riferimento, il proprio assistente sociale dovrebbe correlare la richiesta di accertamento con una relazione sociale che vada ad indagare tutti gli ambiti sopra citati e che potrebbe essere funzionale alla Commissione Medica per esprimere il proprio giudizio. Le consigliamo di fissare un appuntamento con l'assistente sociale dei Servizi sociali di riferimento per Sua nonna e di farsi fare tale relazione.
Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Servizio di Contact Center del Centro per l'Autonomia Umbro