Risposta
Gentile Utente,
in merito al quesito da Lei posto, La informiamo che, in generale, il riconoscimento dell'invalidità civile non è incompatibile né con la valutazione di idoneità alla guida, né con il conseguimento della patente B normale.
È pur vero, tuttavia, che Lei parla, a proposito della patologia di Suo figlio, di «ritardo mentale lieve», ma, d'altra parte, questa condizione di salute, fino ad oggi, non ha impedito al ragazzo di prendere la patente. Ovviamente, in base alla valutazione che compirà la Commissione Medica per l'accertamento dell'invalidità civile (e alla percentuale che verrà assegnata al ragazzo), questo potrebbe incidere, successivamente, sulla valutazione che dovrà fare la Commissione Medica per le patenti.
Dal momento che, però, non è possibile per noi né definire l'esito dell'accertamento dell'invalidità civile, né quello della Commissione Medica per l'idoneità alla guida, ci limitano ad illustrare come avviene la prassi.
È prassi che, effettuata la visita per l'accertamento dell'invalidità civile, la Commissione dell'invalidità civile comunichi alla quella per le patenti la necessità di una valutazione per verificare l'efficienza degli arti e l'esclusione di altre patologie che possano compromettere la sicurezza sia attiva che passiva nella guida.
Pertanto è possibile che la Commissione Medica per le patenti, soprattutto se la percentuale di invalidità civile che verrà attribuita a Suo figlio sarà molto alta, richiami a visita il ragazzo per sottoporlo a visita per controllare il permanere dell'idoneità alla guida e/o per determinare se sarà necessario attribuire la patente speciale (con l'obbligo di una revisione periodica più frequente).
Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Anna Vecchiarini e Pierangelo Cenci
(Assistenti Sociali del Centro per l'Autonomia Umbro)