Salve. Essendo stato a carico di mia madre fino al momento del suo decesso avvenuto l'8 settembre 2012, mi è stato detto da funzionari dell'INPS che non ho diritto alla reversibilità. Ho fatto presente che prima della suddetta data ero invalido al 46% ma che avevo già tutta una serie documentata di patologie per cui è logico pensare, grazie al calcolo riduzionistico, che mi venga riconosciuta un'invalidità almeno al 74%. Se così fosse, non avrei diritto perché al momento del decesso non potevo esibire l'invalidità, la cui visita per l'aggravamento è fissata per il 29 settembre 2015. Quindi non capisco che senso ha fissare il termine di decadenza entro i tre anni dal decesso per inoltrare la domanda e 10 anni per la relativa prescrizione quando poi sono noti a tutti i tempi per le visite ed il rilascio dei relativi certificati. Se non sbaglio è la burocrazia al servizio della "ratio legis", non il contrario. Mi sbaglio? Spero di no.
Elio, 49 anni
Risposta
Gentile Utente,
in merito al quesito da Lei posto, La informiamo che la pensione di reversibilità del genitore spetta al figlio maggiorenne con disabilità solo se questi, prima della data del decesso del genitore, abbia il riconoscimento di una inabilità totale (non basta, quindi, essere a carico del genitore).
Al di là delle lungaggini burocratiche in merito alle quali non possiamo che essere solidali, siamo dolenti di informarLa che la condizione che ci ha descritto non Le consentirebbe di rivendicare il diritto alla pensione di reversibilità, nemmeno se la Commissione Medica Le avesse riconosciuto il 74% di invalidità prima del decesso di Sua madre.
Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Servizio di Contact Center del Centro per l'Autonomia Umbro
