L'intervento della Regione Umbria mira all'abilitazione delle persone , delle famiglie, ma in generale della società intera, verso un'ottica di piena inclusione sociale. Garantire l'autonomia, l'autodeterminazione, l'indipendenza, significa affrontare molteplici aspetti della vita delle persone e lavorare verso una interdipendenza tra società e cittadini che, ad oggi, a causa di patologie invalidanti, dell'invecchiamento progressivo della società, di condizioni ambientali sfavorevoli come la non accessibilità di luoghi fisici e virtuali, della disparità di condizioni e della povertà, si trovano a subire discriminazioni.
In questo approfondimento saranno presentati i tre avvisi e i relativi riferimenti per consultare i bandi di ciascuna Zona Sociale.
Per l'implementazione dei progetti di cui agli avvisi suddetti in tutto il territorio regionale, la Regione Umbria ha stretto accordi di collaborazione con le 12 Zone Sociali ai sensi dell'art. 15 della legge 07/08/1990 n. 241, per l'attuazione delle azioni Asse II "Inclusione e sociale e lotta alla povertà" del POR FSE - UMBRIA 2014-2020 relative a "Potenziamento delle autonomie possibili (sperimentazione di progetti di vita indipendente)" e "Non Autosufficienza (progetti di domiciliarità per anziani non autosufficienti e riduzione della residenzialità)".
Vita Indipendente
La Regione Umbria, con Deliberazione della Giunta n. 1079 del 28 settembre 2017 approvava le Linee Guida in Materia di Vita Indipendente (documento pdf) con le quali si ribadisce il diritto alla libertà di scelta, alla garanzia di una generale parità di condizioni per evitare la discriminazione ed, infine, alla personalizzazione delle prestazioni e dei progetti di vita anche con il supporto di consulenti alla pari.
Come descritto dalla stessa Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, il progetto per la vita indipendente è finalizzato a garantire l'autodeterminazione e la promozione della massima autonomia possibile nelle persone con disabilità utilizzando soluzioni personalizzate definite dal richiedente o da chi, a tali fini, lo rappresenta legalmente ai sensi della normativa vigente.
L'intervento è denominato "Potenziamento delle autonomie possibili (sperimentazione di progetti di vita indipendente)" e si colloca nel panorama dei programmi di aiuto alle persone che la Regione ha facoltà di disciplinare allo scopo di garantire il diritto ad una vita indipendente alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell'autonomia personale nello svolgimento di una più funzioni essenziali della vita.
L'intervento realizza un modello di presa in carico globale, intesa come un insieme integrato di misure, sostegni, servizi e prestazioni i in grado di supportare il progetto di vita della persona con disabilità e la sua inclusione, definito con la sua diretta partecipazione o di chi la rappresenta.
L'avvio del progetto è subordinato ad una preliminare valutazione della specifica situazione in termini di funzioni e strutture corporee, limitazioni alle azioni e alla partecipazione, aspirazioni, oltre che del contesto ambientale nella sua accezione più ampia. Si ricorda, infatti, che la valutazione multidimensionale è alla base della definizione degli interventi più appropriati per la realizzazione dei progetti per la vita indipendente.
L'intervento prevede l'erogazione di un contributo di massimo euro 1000 mensili per tutta la durata del progetto e dei tempi di sperimentazione. Il contributo è vincolato all'implementazione di azioni, anche contestualizzabili in un progetto di co-housing, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi del progetto personalizzato per la vita indipendente.
Si precisa che è possibile presentare una domanda contenente la proposta progettuale per la "vita indipendente" e la relativa richiesta di contributo, oppure una domanda per lo svolgimento del progetto per la "vita indipendente" in co-housing, la quale deve essere presentata in forma congiunta con un massimo di 3 richiedenti e utilizzando l'apposita modulistica presente nell'avviso.
Destinatari finali e requisiti d'accesso:
I destinatari della misura sono le persone:La domanda dovrà contenere una descrizione dettagliata degli obiettivi che attraverso il progetto per la "vita indipendente" si vorranno raggiungere. Sarà necessario anche specificare quali siano le necessità di cui la persona con disabilità necessità per il raggiungimento dei suddetti ed, infine, viene richiesta alla persona una stima delle spese complessive per l'implementazione del progetto: per l'assunzione di un assistente personale, per l'acquisto di ausili o per l'attivazione di altre azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi indicati nella domanda.
Per la compilazione della domanda è possibile ricevere un supporto da parte dei Servizi Sociali degli Uffici di Cittadinanza operanti sul territorio e dell'Agenzia per la Vita Indipendente presso il Centro per l'Autonomia Umbro a Terni. Quest'ultimo, attualmente in fase di ricostituzione dell'équipe di lavoro, è in grado di fornire il supporto di un' assistente sociale e di consulenti alla pari per l'elaborazione dei progetti individualizzati per la vita indipendente.
Le domande contenenti le proposte progettuali per la "vita indipendente" o per lo svolgimento del progetto per la "vita indipendente" in co-housing, devono essere presentate dalla persona con disabilità in possesso dei requisiti suddetti o da chi la rappresenta legalmente ai sensi della normativa vigente, con una delle seguenti modalità:
Per quanto riguarda le tempistiche e le scadenze per la presentazione della domanda, si rimanda agli avvisi delle singole Zone sociali qui sotto elencati:
Gli altri due bandi introdotti nel presente Focus, dunque quello del "Family Help" e dei "Progetti di domiciliarità per anziani non autosifficienti" sono disponibili ai seguenti collegamenti: