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La FISH e la FAND e lo «stato di mobilitazione»

Pubblicato il 23/05/2012 - Letto 3524 volte
Mercoledì 23 maggio scorso avrebbe dovuto tenersi una grande manifestazione delle persone con disabilità, a Roma, organizzata dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e dalla FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali Disabili) per esprimere il dissenso contro quello che sembrava essere un vero e proprio attacco all'indennità di accompagnamento delle persone con disabilità da parte del Governo Monti attraverso la presunta proposta di legare l'indennità all'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) così come previsto dai criteri di cui all'articolo 5 della Legge n. 214/2011 («Decreto Salva Italia»). Questa paura era stata sollevata da un articolo apparso sul quotidiano "la Repubblica" e da altre indiscrezioni su vari mass media che paventavano scenari molto cupi per le persone con disabilità. Ma quando il Presidente del Consiglio ha smentito tali indiscrezioni, la FISH e la FAND hanno annunciato la sospensione della manifestazione, ma non dello «stato di mobilitazione». Tuttavia, dal momento che, nell'arco di poche ore, sono state date notizie contraddittorie, si è creata una spiacevole situazione in cui alcune persone e Associazioni hanno provato un po' di "smarrimento" rispetto alle scelte politiche adottate dalle Federazioni. Così, il Presidente della FISH Pietro Barbieri ha deciso di chiarire gli antefatti e le motivazioni delle scelte politiche della settimana scorsa, raccontando la "cronaca" delle concitate ore prima, durante e dopo l'annuncio della manifestazione e, soprattutto, spiegando cosa si intende per «stato di mobilitazione» e perché è necessario che si mantenga lo stato di allarme.

La manifestazione nazionale del 23 maggio indetta da FISH e FAND contro le scelte del Governo Monti è stata sospesa, ma resta lo «stato di mobilitazione». Con queste parole si è concluso il comunicato stampa che la FISH e la FAND hanno diramato Sabato mattina.

In pochi giorni, nella settimana scorsa, c'è stato un grosso via vai di notizie, smentite e preoccupazioni rispetto a possibili modifiche previste dall'articolo 5 della «Manovra Salva Italia» del Governo Monti (Legge n. 214 del 22 dicembre 2011) sulla ri-definizione e sulle modalità di applicazione dell'Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE). Come abbiamo scritto più volte (leggi qui il primo focus sull'argomento), la Manovra prevede, nel "famigerato" articolo 5, che verranno individuate «[…] le agevolazioni fiscali e tariffarie, nonché le provvidenze di natura assistenziale che, a decorrere dal 1° gennaio 2013, non possono essere più riconosciute ai soggetti in possesso di un ISEE superiore alla soglia individuata con il decreto stesso […]».

La FISH e la FAND, pertanto, si sono subito allertate e hanno proposto al Governo un documento (leggi qui il focus) dove hanno evidenziato le varie criticità delle disposizioni contenute nell'articolo 5 della Legge n. 214/2011. Il Governo, dal canto suo - tramite il Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali Cecilia Guerra - ha aperto un tavolo di consultazione con le parti sociali (tra cui le stesse FISH e FAND) per accogliere i vari pareri e per trovare un compromesso che possa costituire una soluzione equa.

L'ultimo incontro, in ordine di tempo, che la FISH e la FAND hanno avuto con il Sottosegretario Guerra risale a Lunedì 14 maggio scorso, nel corso del quale sono state delineate le linee essenziali di intervento che riguarderanno i criteri di calcolo dell'ISEE, ed è stata rassicurazione di un rinvio ad un atto successivo dell'indicazione delle prestazioni sulle quali l'ISEE dovrebbe applicarsi.

Poi, il giorno dopo, l'articolo del giornalista Roberto Petrini sul quotidiano la Repubblica (leggi qui l'articolo, collegamento a sito esterno) ha scatenato il "putiferio", affermando che era nell'aria un serio pericolo per l'indennità di accompagnamento delle persone con disabilità. Fino a quando il contenuto dell'articolo non è stato smentito, la preoccupazione è salita alle stelle, costringendo FISH e FAND ad organizzare una manifestazione a Roma, davanti al Parlamento, per scongiurare il peggio e proporre una solida "opposizione" - come avvenne il 7 luglio 2010 contro il provvedimento, ancor più grave, del precedente Governo Berlusconi (leggi qui la news).

Infine, la smentita da parte del Governo Monti delle indiscrezioni apparse su la Repubblica e sugli altri quotidiani e, quindi, la sospensione della manifestazione nazionale. FISH e FAND procedono con un comunicato - quello di Sabato mattina - in cui affermano la sospensione della manifestazione, ma confermano il prosieguo dello «stato di mobilitazione».

Chiaramente, questo "tira e molla" di comunicati, azioni, smentite e conseguenti contro-azioni non poteva non suscitare lo smarrimento di alcune persone con disabilità che si sono rivolte direttamente al Presidente della FISH Pietro Barbieri per chiedere maggiore chiarezza in merito.

Così, nel lungo articolo «I disorientamenti e le certezze» (pubblicato Martedì 22 maggio su Superando.it), Barbieri propone un resoconto dei fatti accaduti nei giorni dal 14 al 19 maggio, ma soprattutto chiarisce cosa significa che lo «stato di mobilitazione» rimane attivo. Egli, infatti, dopo il resoconto dei fatti, descrive in otto punti cosa c'è in ballo: dal "cambio di passo" dell'ultimo comunicato del Governo (in cui è il Presidente del Consiglio in persona a smentire i "falsi" presagi de la Repubblica), alla necessità di garantire l'equità del provvedimento sull'ISEE che non dovrà portare le persone con disabilità a dover scegliere tra lavorare (senza assistenza) o rimanere a casa a non fare nulla (ma con l'assistenza).

Infine, Barbieri esprime le tre parole d'ordine dello «stato di mobilitazione»:

  • creare alleanze con opinionisti e decisori politici;
  • incalzare il Governo e il Parlamento su tutti gli atti che riguardano le persone con disabilità;
  • tenere pronte iniziative di protesta quando e se servirà.

Ecco cosa significa, dunque, la permanenza dello «stato di mobilitazione»

Rimandiamo alla lettura integrarle del pensiero di Barbieri: leggi qui l'articolo (collegamento a Superando.it).

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