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Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale

Pubblicato il 9/12/2009 - Letto 4129 volte
Il 2010 è l'Anno Europeo della lotta alla Povertà e all'Esclusione sociale. In Europa, 17% degli abitanti dispone ancora di risorse limitate e non riesce a soddisfare le proprie necessità primarie. Il binomio povertà e disabilità è molto forte: ogni volta che a una persona con disabilità viene impedito o limitato l'accesso a un diritto o a un servizio, ne consegue un impoverimento sociale. Per questo motivo, l'Unione Europea ha intenzione di intervenire con delle azioni mirate per limitare il fenomeno, anche in virtù della Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1098 del 22 ottobre 2008.

Logo internazionale L'Unione Europea, pur essendo una delle regioni più ricche al mondo, ha il 17% degli europei che dispone ancora di risorse limitate e non riesce a soddisfare le proprie necessità primarie. La povertà e l'emarginazione sociale, quindi, sono presenti anche in Europa. La povertà e l'esclusione di un individuo contribuiscono alla povertà della società intera.

La povertà è fortemente connessa con la disabilità. Infatti, «la povertà - come afferma Giampiero Griffo - si ha non solo per mancanza di risorse, ma anche a seguito di un impoverimento sociale. I due fattori si combinano: ogni volta che a una persona con disabilità viene impedito o limitato l'accesso a un diritto o a un servizio, ne consegue un impoverimento sociale, perché quella persona si vede limitata l'acquisizione di competenze, esperienze e conoscenze in quell'àmbito e negli àmbiti collegati».

Secondo l'organizzazione inglese Leonard Cheshire Disability, una famiglia di cui un membro ha una disabilità ha il doppio delle probabilità di impoverirsi rispetto ad un'altra famiglia in cui nessun membro ha una disabilità. La stessa ricerca faceva emergere che, in Inghilterra, il 30% di persone con disabilità vivono al di sotto della soglia di povertà, a confronto del 16% delle persone senza disabilità.

Uno dei valori su cui si fonda l'Unione Europea è la «solidarietà». È necessario, quindi, affrontare la crisi economica insieme, nella solidarietà, dando sicurezza all'individuo e alla collettività. Di conseguenza, la forza dell'Europa risiede nel potenziale dei singoli individui.

Ecco alcuni degli impegni da rispettare insieme:

  • Incoraggiare il coinvolgimento e l'impegno politico di tutta la società nella lotta alla povertà e all'esclusione sociale a livello europeo e locale, nel settore pubblico come in quello privato.
  • Coinvolgere i cittadini europei nella lotta contro la povertà e l'esclusione sociale.
  • Dare visibilità ai problemi e alle necessità delle persone che vivono nella povertà e nell'esclusione sociale.
  • Collaborare con la società civile e le organizzazioni non governative che lottano contro la povertà e l'esclusione sociale.
  • Eliminare i luoghi comuni e i clichè che riguardano la povertà e l'esclusione sociale.
  • Promuovere una società che favorisca una buona qualità della vita, il benessere sociale e le pari opportunità.
  • Sostenere la solidarietà tra generazioni e assicurare uno sviluppo sostenibile.

Per quanto riguarda la disabilità, la Convenzione Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità definisce per legge le responsabilità degli Stati nel garantire l'inclusione delle persone con disabilità e il pieno godimento dei diritti e delle libertà fondamentali. In questo senso - spiega ancora Griffo - «il modello di welfare dovrebbe spostarsi dalle tradizionali forme di intervento legate al concetto di protezione sociale verso un discorso che entri nel merito dell'impoverimento e delle discriminazioni. Lo scopo dovrebbe essere quello di ottenere benefit finalizzati appunto all'empowerment, l'unica strada concreta per ottenere l'inclusione sociale».


Approfondimenti

Leggi anche gli articoli:


Normativa di riferimento

Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1098 del 22 ottobre 2008, «Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale (2010)» (file in PDF).

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