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Intervento professor Marco Mascia

(Perugia, Sabato 6 ottobre 2007 - Convegno Tutti i Diritti Umani per Tutti. Principi e Strategie contro la Discriminazione e per la piena inclusione delle Persone con Disabilità)


Marco Mascia, oltre a ribadire il concetto che nei «diritti umani» vi è racchiusa la triade indissolubile composta dai diritti civili, da quelli politici e da quelli economici, sociali e culturali, ha fornito un breve excursus sul processo di riconoscimento e di applicazione dei diritti umani.

I diritti umani hanno subìto un processo di "internazionalizzazione" che è cominciato nel 1945 (anno di nascita della Carta delle Nazioni Unite) ed ha avuto il proprio riconoscimento formale nel 1948 con la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Il vincolo giuridico ai due precedenti documenti (che, legalmente, sono solo una dichiarazione di intenti) viene dato con i due Patti Internazionali (rispettivamente sui diritti civili e politici e su quelli economici, sociali e culturali) nel 1966. Infine, per tutelare alcune categorie di persone che per ragioni culturali, politiche, fisiche o sociali subiscono frequentemente discriminazioni nascono, ad hoc, sette Convenzioni internazionali, di cui la Convenzione Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità ne è l'ultima.

Il sistema dei diritti umani delle Nazioni Unite, ha continuato il professor Mascia, è formato da tre livelli di protezione:

  1. livello politico gestito dai Governi nazionali (il cui organo supremo è il Consiglio dei Diritti Umani);
  2. livello semi-giurisdizionale che è stato introdotto a seguito delle Convenzioni internazionali specifiche, i cui organi più influenti, i Comitati, sono stati disposti in virtù dei trattati. I Comitati hanno diversi compiti, tra i quali preparare i rapporti periodici che gli Stati membri che hanno ratificato le convenzioni hanno l'obbligo di redigere e adottare delle raccomandazioni. Pur non avendo un potere giurisdizionale, può ricevere delle comunicazioni individuali del singolo cittadino qualora ritenga di aver subìto una violazione di un proprio diritto);
  3. livello giurisdizionale gestito dalle Corti che emettono le sentenze (sono i Tribunali ad hoc, dal 1998 la Corte Penale Internazionale e così via). Mentre ci sono Corti a carattere regionale (in Europa, nelle Americhe, in Africa, ecc.), non c'è ancora una Corte universale.

Il professor Mascia ha concluso affermando l'importanza che le Organizzazioni Non Governative (ONG) hanno avuto nel processo di internazionalizzazione dei diritti: le ONG, infatti, oltre ad avere un ruolo di pressione politica sui governi, hanno il compito di redigere i c.d. «rapporti ombra» (shadow reports), i quali hanno finito con il tempo per diventare sempre più richiesti dai Governi nazionali.

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