(Perugia, Sabato 6 ottobre 2007 - Convegno Tutti i Diritti Umani per Tutti. Principi e Strategie contro la Discriminazione e per la piena inclusione delle Persone con Disabilità)
A presentare e a tradurre Kudakwashe Ak Dube è Giampiero Griffo, il quale precisa che sono due le ragioni per cui la FISH Umbria ONLUS ha deciso di invitarlo:
- nell'ottica del convegno, che esamina l'internazionalizzazione dei diritti umani è essenziale adottare un'ottica globale e non solo occidentale;
- è essenziale conoscere le esperienze di chi vive perenni condizioni di forte discriminazione e violazione dei diritti umani e sapere, quindi, quali sono le azioni politiche attuate dalle associazioni di persone con disabilità che lavorano in quei territori.
Ak Dube sta partecipando contemporaneamente anche ai lavori dell'Assemblea dell'ONU dei Popoli alla Sala dei Notari (Perugia) e, in quella sede, ci racconta ha più volte sottolineato l'importanza di tener conto dei diritti delle persone con disabilità in un contesto di pace, poiché in moltissimi paesi (e non solo in Africa) le persone acquisiscono una disabilità proprio a causa delle guerre e delle armi. Egli, quindi, ha esortato la Tavola della Pace a prendere in seria considerazione le prime vittime di tutte le guerre: le persone con disabilità. Durante l'Assemblea dell'ONU dei Popoli, quindi, Ak Dube ha contribuito alla redazione del documento finale, chiedendo alla stessa un impegno affinché il principio-slogan «Tutti i Diritti Umani per Tutti» sia davvero tale e, quindi, includa a pieno titolo i diritti umani delle persone con disabilità.
Ak Dube spiega che il primo compito che ha compiuto come Segretario della Decade Africana è stato quello di mettere insieme una visione globale dei bisogni delle persone con disabilità in Africa. Questo lavoro ha portato ad una prima grande consapevolezza: la nascita di un forte legame tra le associazioni di persone con disabilità africane e le persone stesse, ma anche tra le associazioni africane e quelle europee. Questa consapevolezza nasce proprio perché le persone con disabilità hanno finalmente un'unica Convenzione e, quindi, gli stessi princìpi che dovranno essere applicati con uniformità in tutti i paesi che la ratificheranno.
Conclude il proprio intervento affermando che molti paesi africani hanno già iniziato a firmare la Convenzione e alcuni hanno già iniziato il processo di ratifica (paesi come la Namibia, il Sud Africa, la Libia il Gabon ed altri).
