La Commissione Bilancio del Senato nella seduta di ieri ha approvato alcuni emendamenti alla legge di stabilità che riguardano direttamente le persone con disabilità.
Il Fondo nazionale per la non autosufficienza 2014 sarà pari a 350 milioni. È stato invece incredibilmente bocciato l'emendamento della Senatrice Dirindin, che aveva raccolto l'apprezzamento della FISH per i percorsi che avrebbe potuto innescare forzando scelte e politiche regionali.
L'emendamento avrebbe infatti istituito un apposito Fondo presso il Ministero della Salute per "l'assistenza sanitaria e socio sanitaria a favore delle persone con grave non autosufficienza". Il Fondo, da ripartire alle Regioni, con apposito decreto del Ministero della Salute, avrebbe potuto contare su 98,5 milioni di euro per il 2014 e poi su 3,5 milioni a partire dal 2015.
L'emendamento stabiliva anche che i percorsi assistenziali a domicilio fossero integrati da prestazioni di aiuto personale e assistenza tutelare alle persone, secondo modelli assistenziali regionali, posti a carico del Servizio Sanitario per una quota del 50 per cento. L'emendamento trovava piena copertura finanziaria anche con interventi sulla spesa farmaceutica (riducendo i costi a carico del SSN senza incidere sulle tasche dei Cittadini).
"Quando si toccano interessi lobbystici, i diritti delle persone con disabilità e dei Cittadini divengono secondari! - critica duramente Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap - Si pensi che nella stessa seduta, in scioltezza, sono stati reperiti 400 milioni per i policlinici privati. La bocciatura dell'emendamento Dirindin, ineccepibile tecnicamente, rappresenta una grave occasione persa di innovare profondamente l'integrazione socio sanitaria in modo razionale e soprattutto rispettoso delle persone con disabilità grave. Ci appelliamo all'Aula affinché questo gravissimo errore venga sanato."