Giovedì 19 dicembre 2013, presso il Salone San Sebastiano della USL Umbria n. 1 a Panicale (PG), verrà presentata la ricerca biennale "Capitale sociale, salute e diritti. Dialogo aperto sulla rete dell'assistenza agli anziani non autosufficienti" condotta dall'unità di ricerca del Dipartimento Uomo e Territorio (Sezione antropologica) dell'Università degli Studi di Perugia e promossa dalla Direzione Sanità e Servizi Sociali della Regione Umbria.
Il progetto di ricerca "Capitale sociale, salute e diritti. Dialogo aperto sulla rete dell'assistenza agli anziani non autosufficienti", sotto la Direzione scientifica del Prof. Massimiliano Minelli, verrà ufficialmente presentato alla cittadinanza e alle Istituzioni con un seminario, giovedì 19 dicembre alle ore 9.00 presso il Salone San Sebastiano dell'Azienda USL Umbria n. 1 di Panicale (vedi locandina dell'evento - link a file in PDF).
Il progetto di durata biennale, promosso dalla Direzione Sanità e Servizi Sociali della Regione Umbria, è stato realizzato dal gruppo di ricerca del Dipartimento Uomo e Territorio (Sezione antropologica) cui fanno parte Elisa Ascione, Paolo Bartoli, Massimiliano Minelli e Veronica Redini.
La ricerca biennale ha avuto come oggetto principale di studio la presa in carico della condizione di disabilità delle persone anziane (in particolare della condizione di non autosufficienza), con un'attenzione particolare rivolta alla rete formale e informale che si struttura grazie all'intervento congiunto di diversi attori: il settore pubblico (ASL, Distretti Sanitari, Uffici di Cittadinanza), il Terzo settore, il volontariato (laico e religioso), le Associazioni (generiche o legate a specifiche patologie) e le famiglie.
Il progetto di ricerca è stato articolato in due fasi successive: durante il primo anno, il contatto con i Promotori sociali, ha permesso l'individuazione di alcune aree (geografiche e tematiche) di particolare interesse e di procedere a una prima descrizione delle reti sociali; durante il secondo anno, invece, l'attenzione è stata concentrata sull'osservazione etnografica, che ha previsto interviste in profondità e osservazione ravvicinata delle situazioni di intervento.
Questo approccio ha fatto emergere il ruolo determinante che assume il rapporto tra le storie personali, le trasformazioni storico-sociali del territorio e le azioni che tendono a svilupparsi nelle zone di confine tra attività formali e informali, programmazione socio-sanitaria e progetti operativi di intervento sul sociale.
Il progetto di ricerca "Capitale sociale, salute e diritti. Dialogo aperto sulla rete dell'assistenza agli anziani non autosufficienti" offre un utile spunto per riflettere sul capitale sociale presente sul territorio, il quale viene spesso evocato per riferirsi a risorse esterne al contesto istituzionale, ma piuttosto difficile poi da individuare nei luoghi dove i progetti di presa in carico sono pensati e realizzati. Questo aspetto spiega il "successo" e il largo uso di questo concetto, dovuti all'attrazione che suscita la possibilità di un'auto-organizzazione della società soprattutto di fronte alle difficoltà della politica e del welfare contemporanei.
Per un approfondimento sulla ricerca, leggi l'articolo:
"Presenze internazionali. Prospettive etnografiche sulla dimensione fisico-politica delle migrazioni in Italia" [link a file in PDF], (a cura di Giovanni Pizza e Andrea F. Rivenda), pubblicato su AM - Rivista della società italiana di antropologia medica (n. 33-34, ottobre 2012).