L'iniziativa "Zero Project", attivata dalla ESSL Foundation e parte del programma di lavoro del Consorzio Europeo della EFC, si è posta - come dice il nome stesso - l'obiettivo di dar vita ad un mondo senza barriere architettoniche. Il progetto è alla ricerca di esempi di buone prassi e di progetti eccellenti di imprese sociali o organizzazioni non governative in tutto il mondo che applichino i princìpi enunciati dalla Convenzione dell'ONU sui diritti delle persone con disabilità. Alla segnalazione di tali politiche e pratiche innovative, tutti gli interessati potranno contribuire fino al prossimo 28 luglio.
"Zero Project" è un'iniziativa internazionale annuale, attivata, all'inizio del 2011, dalla ESSL Foundation [link a sito esterno], una fondazione privata senza scopo di lucro e dalla Fondazione World Future Council [link a sito esterno], Ente che ha l'obiettivo di rendere i politici consapevoli della responsabilità etica che possiedono nel valutare ogni processo decisionale sulla base dell'influenza che avrà per le generazioni presenti e future.
Il fine del "Zero Project" è quello di arrivare ad avere un mondo "senza barriere" e migliorare così le condizioni di vita delle persone con disabilità, in base ai princìpi della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità.
"Zero Project" fa parte del programma di lavoro del Consorzio Europeo della EFC (European Foundation Centre) delle Fondazioni sui diritti umani e disabilità, lanciato nell'aprile del 2009 con l'intento di garantire un contributo nel promuovere la ratifica e attuazione della Convenzione dell'ONU.
L'articolo 19 della Convenzione dell'ONU - "Vita Indipendente ed inclusione nella società" - è il vero motore portante dell'iniziativa "Zero Project" che vuole, come già detto, offrire alla persona con disabilità le condizioni per poter condurre una Vita Indipendente, auto-determinando le proprie scelte, anche in relazione all'accessibilità dell'ambiente, ai servizi per la mobilità, alla disponibilità di personale di assistenza e ad ausili e nuove tecnologie.
Infatti, un diritto umano - qual è quello alla Vita Indipendente - non può considerarsi pienamente goduto se la persona con disabilità non ne ha un effettivo accesso. Ovunque, infatti, sono presenti barriere che impediscono alle persone con disabilità di godere appieno dei loro diritti. In questo senso, è da tener presente anche l'articolo 9 della Convenzione dell'ONU, che per l'appunto è dedicato all'"accessibilità" ed include l'aspetto fisico, tecnologico, comunicativo, informativo, economico e sociale.
È quasi superfluo ricordare che, al fine di rendere effettivo il diritto alla Vita Indipendente, tutte le strutture, i beni di consumo e i servizi provenienti dal settore pubblico e da quello privato dovrebbero essere fruibili a ciascuno, senza alcuna discriminazione, e dovrebbero basarsi sul principio di equità universale.
Il termine per poter contribuire a "Zero Project", mediante la segnalazione di esempi di buone prassi e di progetti eccellenti di imprese sociali o organizzazioni non governative, è stato fissato per il 28 luglio prossimo. La possibilità quindi di ampliare tale progetto, attraverso l'indicazione di leggi, regolamenti o segnalando iniziative condotte da organizzazioni non governative o da soggetti del Terzo Settore, è aperta a tutti.
A livello territoriale, in conclusione, si possono "segnalare" alcuni esempi di buone prassi in tema di Vita Indipendente e di diritto all'accessibilità e alla mobilità: in primo luogo, come non menzionare il progetto Agenda 22, nella parte che riguarda il gruppo di lavoro che si concentra sul tema della mobilità e accessibilità; a livello regionale, poi, l'Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità che si occupa anch'esso di Vita Indipendente, autonomia ed empowerment della persona con disabilità (oltre ad avere uno specifico gruppo di lavoro sul tema dell'accessibilità nella prospettiva dell'Universal Design); infine, segnaliamo il Festival per le città accessibili, tenutosi a Foligno nei primi giorni dell'aprile scorso (e di cui abbiamo parlato in questa news) che si è focalizzato sul tema della «città per tutti».