Il 25 agosto alle Nazioni Unite è stata approvata la nuova Convenzione per i Diritti delle Persone con Disabilità
La Convenzione approvata dall'ONU estende la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ai soggetti maggiormente discriminati della società come donne, bambini, persone con disabilità. Il prossimo passaggio sarà quello dell'approvazione da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, tra la fine del mese di settembre e ottobre, poi, a novembre, la sottoscrizione formale da parte di ogni Paese.
Per quanto riguarda l'Italia la Convenzione dovrà poi essere ratificata con una legge del Parlamento, un passaggio questo politico e non formale che porterà alla necessità di adeguamento delle norme in vigore, dei sistemi di protezione sociale e di assistenza, del settore educativo e delle politiche dell'infanzia, dell'occupazione, della mobilità, ecc. Ancora oggi, infatti, nel nostro paese, molte persone con disabilità vivono in condizioni considerate "violazione dei diritti fondamentali dell'uomo". Appare quanto mai necessario, dunque, dotarsi degli strumenti adeguati per rendere operativi i principi della Convenzione, primo tra tutti l'organismo nazionale per l'implementazione e il monitoraggio della stessa.
"La ratifica non sarà quindi un passaggio banale e richiederà una partecipazione attiva, consapevole e capace delle associazioni. Un ruolo essenziale, questo, che dovrà essere costruito dal basso, dalle organizzazioni territoriali affinché i princìpi generali producano pratiche effettive ed efficaci. Il cammino già percorso dalla FISH con il Progetto EmpowerNet è stata una buona intuizione: va rafforzato, bisogna giocare d'anticipo" (Superando).