(21 luglio 2015) In queste ore le dichiarazioni e le anticipazioni su quelle che saranno le misure economiche contenute nella prossima Legge di Stabilità ribadiscono ancora l'intenzione di colpire le prestazioni assistenziali e quelle riservate alle persone con disabilità. Inoltre si prevedono pesanti tagli alla sanità che aspetta ancora la revisione dei LEA (i Livelli Essenziali di Assistenza), le cui sorti sono sempre più incerte.
È un autunno caldo quello che si profila per la disabilità, almeno ad ascoltare le ennesime dichiarazioni di Yoram Gutgeld, consulente del Governo per la spending review.
In queste ore le dichiarazioni e le anticipazioni su quelle che saranno le misure economiche contenute nella prossima Legge di Stabilità ribadiscono ancora l'intenzione, nel quadro di un intervento sempre più ambizioso, di colpire le prestazioni assistenziali e quelle riservate alle persone con disabilità.
Ma non basta: pesanti dovranno essere i tagli a quella sanità che aspetta ancora la revisione dei LEA (i Livelli Essenziali di Assistenza), le cui sorti sono sempre più incerte.
E a ben vedere Gutgeld non è nuovo a dichiarazioni "bellicose" verso la spesa per invalidità, quella stessa che Tremonti definiva come improduttiva. Il retropensiero rimane quello, nonostante la spesa sociale e la spesa per invalidità italiane siano fra le più basse d'Europa.
Quali siano gli intenti operativi per ridurre ancora quella spesa rimane un mistero: altri controlli sulle invalidità (oltre un milione negli ultimi 5 anni)? Riduzione dei beneficiari? Introduzione di nuovi criteri? In realtà si ha l'impressione che Gutgeld e il Ministero non abbiano ben chiara la dimensione e i meccanismi del fenomeno e nemmeno gli effetti e le ricadute sulle persone con disabilità e sulle famiglie italiane di azioni approssimative ed avventate.
" La nostra attenzione è massima - dichiara Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap - ed è quasi pari alla nostra notevole perplessità. Da un lato si esprime l'intento di rilanciare il Paese, di diminuire la pressione fiscale, di favorire l'equità, ma dall'altro si pensa a misure che colpiscono la disabilità (e quindi l'inclusione) e la stessa salute di milioni di italiani."
(21 luglio 2015)
FISH - Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap
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