Dopo svariate richieste da parte delle associazioni delle persone con disabilità, il direttore della USL Umbria 2 Fiaschini incontra le associazioni delle persone con disabilità. Rassicurazioni sull'imminente nomina del primario/a per la Neuropsichiatria Infantile, un incremento del numero delle figure professionali e incontri periodici tra l'Amministrazione e le associazioni.
Nel pomeriggio di Mercoledì 25 gennaio scorso, a Terni, le associazioni che promuovono e tutelano i diritti delle persone con disabilità facenti capo alle Federazioni FISH Umbria ONLUS, FAND Umbria ONLUS e FADA, hanno avuto un incontro - dopo mesi di richieste e di sollecitazioni mosse anche all'Amministrazione comunale - con il direttore generale della USL Umbria n. 2, Imolo Fiaschini.
Ricordiamo che, lo scorso settembre, le stesse associazioni avevano organizzato una manifestazione di protesta lungo i corridoi del quarto piano del palazzo di Via Bramante per sollevare le questioni che, da ormai troppo tempo, sono rimaste irrisolte.
In particolare le associazioni hanno posto l'annosa questione della dirigenza della Neuropsichiatria Infantile e dell'Età Evolutiva, attualmente affidata ad un consulente esterno. Su questo punto, Fiaschini ha annunciato che, entro fine febbraio, verrà nominata la persona che assumerà l'incarico di primario/a della struttura.
Altro annuncio importante è stato quello dell'incremento del personale della Neuropsichiatria Infantile e dell'Età Evolutiva: una volta risolta la questione della dirigenza, Fiaschini ha detto che verranno avviate le procedure per l'assunzione di un numero maggiore di figure professionali che potranno maggiormente garantire ai bambini e alle bambine con disabilità una maggiore continuità delle prestazioni riabilitative quali la fisioterapia, la logopedia e così via.
Obiettivo certamente importante quello annunciato da Fiaschini, ma limitato ad una prospettiva di breve periodo: la questione della dirigenza della Neuropsichiatria Infantile e l'incremento del personale tecnico ivi presente rappresentano, infatti, risposte organizzative necessarie per far sì che l'organico presente nel principale servizio pubblico per i/le minorenni con disabilità risulti capace di affrontare le numerose attività che la presa in carico comporta e la mole di lavoro che attualmente ingolfa il servizio stesso. Tuttavia, la questione posta dalle associazioni punta - ritenendola decisamente più significativa e necessaria - sulla definizione di un modello di presa in carico maggiormente adeguato sia per le persone con disabilità (adulte o minori che siano).
Questo, naturalmente, richiede una serie di riunioni periodiche: le associazioni, infatti, pur soddisfatte degli annunci uditi, hanno chiesto al direttore di effettuare periodicamente incontri tra i soggetti che amministrano i servizi (l'Azienda Sanitaria Locale) e le persone che ne fruiscono al fine di poter garantire il diritto alla partecipazione nella gestione dei servizi.
Una prima conferma di questo modus operandi da parte dell'Amministrazione è la convocazione delle associazioni ad una prossima riunione indetta per Mercoledì 1° febbraio, in cui i temi saranno centrati sul funzionamento delle strutture residenziali e semi-residenziali e l'organizzazione dei servizi per adulti, per una migliore e più confacente presa in carico fondata sul Progetto Individuale.
In particolare, le associazioni hanno richiesto di poter monitorare, in un percorso congiunto con il Comune e l'Azienda Sanitaria, l'iter di valutazione dell'attuazione e dell'impatto dei Progetti Individuali; di conoscere se sono previsti, e nel caso quali, "progetti di struttura" per i servizi residenziali e semi-residenziali del Distretto di Terni; di avere informazioni sulle caratteristiche tecnico-organizzative di ogni struttura (requisiti qualificanti di personale, strutturali, tecnologici ed organizzativi); infine, di conoscere gli eventuali regolamenti di accesso, gli strumenti di valutazione della condizione di salute delle persone ospiti, nonché le modalità previste per la redazione dei progetti personalizzati dei fruitori e delle fruitrici dei servizi offerti dalle suddette strutture.