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Piano regionale per la non autosufficienza. PRINA

Pubblicato il 23/03/2023 - Letto 466 volte
In data 20 marzo 2023, in vista della predisposizione del Piano integrato per la non autosufficienza (Prina), presso la struttura del Family Hub di Madonna Alta (PG), si è svolto un incontro di confronto e riflessione sui servizi e gli interventi da attuare a favore delle persone con disabilità e/o non autosufficienti. All'incontro hanno preso parte le rappresentanze dei soggetti gestori dei servizi afferenti al Distretto del Perugino nonché le organizzazioni sindacali ed alcune associazioni, tra cui la Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap (FISH )Umbria, la federazione a cui aderiscono le più rappresentative associazioni impegnate nel nostro territorio per tutela dei diritti delle Persone con disabilità.

Il Piano integrato per la non autosufficienza (Prina) rappresenta la pianificazione di politiche ed interventi di contrasto alla disabilità e alla non autosufficienza per il prossimo triennio (2022-2024) ed ha tra i propri princìpi generali, quello di attuare una programmazione atta ad effettuare "[…] la presa in carico della persona non autosufficiente, sulla base di una valutazione unitaria ed uniforme dei bisogni, individuando la risposta più appropriata attraverso "la formulazione di un progetto individuale finalizzato a realizzare la piena inclusione della persona nell'ambito della vita familiare e sociale, nonché, nei percorsi dell'istruzione scolastica o professionale e del lavoro" in armonia con quanto stabilito dalla normativa in vigore (L. 328/2000, LR 9/2008, DM del 7 maggio 2014 […]".

Il piano regionale per la non autosufficienza è istituito dalla Legge Regionale n. 9 del 4 giugno 2008, "Istituzione del fondo per la non autosufficienza e modalità di accesso alle prestazioni", che ha introdotto nel processo programmatorio regionale il Piano regionale integrato per la non autosufficienza (PRINA), al fine di definire: i criteri generali di riparto del Fondo e l'assegnazione delle risorse da destinare alle Aziende USL con vincolo di destinazione per i distretti socio-sanitari e ambiti territoriali sociali, le aree prioritarie di intervento nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza da garantire alle persone non autosufficienti; gli indirizzi per l'organizzazione dei servizi territoriali operanti a livello di Azienda USL e a livello di comune.

Le politiche che incidono sulla vita delle persone con disabilità devono essere pianificate con le organizzazioni che le rappresentano, garantendo alle associazioni concreta opportunità di partecipazione alle decisioni e di valutazione della loro pratica attuazione quotidiana.

Le risorse devono essere investite sulla base di condivisi criteri di equità, trasparenza, appropriatezza, nonché sostenibilità per garantire a tutti il diritto di essere "Liberi di scegliere dove e con chi vivere" e secondo questa prospettiva la Fish Umbria intende assumersi la responsabilità di offrire il contributo di chi rappresenta i titolari dei diritti.

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