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Permessi, ZTL e diritto alla mobilità

Pubblicato il 1/02/2008 - Letto 2793 volte
La stampa locale dell'ultimo anno ha riproposto periodicamente articoli sulle polemiche legate all'utilizzo dei contrassegni per la libera circolazione e la sosta delle persone con disabilità. Si lamenta la presenza di un numero di permessi eccessivo, un abuso nel loro utilizzo (soprattutto da parte di parenti di anziani con disabilità senza patente) e la presenza di contrassegni falsi. La FISH in merito alle questioni sollevate è favorevole all'adozione di tutte le iniziative utili ad evitare l'abuso senza però ledere la libertà di movimento delle persone con disabilità.

Un'analisi della stampa locale dell'ultimo anno (da gennaio 2007 ad oggi) ha rilevato il riproporsi periodico delle polemiche legate all'utilizzo dei contrassegni per la libera circolazione e la sosta delle persone con disabilità.

I permessi cosa consentono?
Circolazione in ZTL, aree pedonali e corsie preferenziali, sosta in zone vietate, sosta senza pagamento del ticket nei posteggi a pagamento.

Quanti sono?
Ogni persona con disabilità può segnalare due targhe. Deve comunicare la targa di un eventuale veicolo terzo che lo ha accompagnato (entro 72 ore dall'ingresso in zona vietata). Dall'analisi degli articoli pubblicati dalla stampa locale emerge che in totale i contrassegni rilasciati per il Comune di Terni sono 3.700. Si stima che le persone con problemi di deambulazione siano 600, con riduzione del funzionamento degli arti 400 e con cecità circa 100.

A chi sono stati dati gli altri permessi?
Una parte consistente, sembrerebbe, alle persone con il riconoscimento dell'invalidità civile con percentuale pari al 100% e con l'indennità di accompagnamento non titolari di patente.

Il Problema
Si lamenta la presenza di un numero di permessi eccessivo, un abuso nel loro utilizzo (soprattutto da parte di parenti di anziani con disabilità senza patente) e la presenza di contrassegni falsi.
La polizia Municipale ha intensificato i controlli ma i vigili non sarebbero in numero sufficiente. Inoltre si trova costretta a restituire immediatamente i contrassegni ritirati per uso non corretto, fino a che non venga rilevata la terza irregolarità.

La proposta FISH
La FISH in merito alle questioni sollevate è favorevole all'adozione di tutte le iniziative utili ad evitare l'abuso senza ledere la libertà di movimento delle persone con disabilità. Ad esempio, si potrebbe ridurre la possibilità di uso illecito del contrassegno, legando il diritto alla persona e non al mezzo di trasporto attraverso l'installazione del Telepass (come già avviene ad esempio a Firenze e nei Comuni dell'area fiorentina, a Roma, a Siena, ecc..) e soprattutto attraverso l'aumento di controlli da parte della Polizia Municipale.

Le proposte suggerite da più parti e spesso subite dalle persone con disabilità, sotto forma di limitazioni, comunicazioni preventive degli spostamenti, visite mediche ripetute, adempimenti burocratici, rappresentano invece un insulto al buon senso e sono in netto contrasto con il rispetto dei diritti umani, così come sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che l'Italia ha sottoscritto, e da alcune sentenze, ultima quella della Corte di Cassazione (719/2008), secondo le quali il perseguimento dell'abuso è onere dell'Ente Locale e non può giustificare alcuna limitazione dei diritti di movimento.

Proponiamo, inoltre, un servizio permanente di carro-attrezzi su chiamata per rimuovere le auto che occupano abusivamente i posti riservati alle persone con disabilità che, data la frequenza delle infrazioni, si auto-finanzierebbe con i proventi delle contravvenzioni.
Viene però spontanea una considerazione: nulla possono controlli e sanzioni se l'uso illecito è una pratica così diffusa e se tutti ne siamo impotenti testimoni, come possiamo intervenire su una comunità che è tanto priva di senso civico e di rispetto per gli altri al punto di dover reprimere un diritto per difendersi dall'abuso?


APPROFONDIMENTI:

Sentenza Corte di Cassazione n. 719 del 16 gennaio 2006.

Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Informazioni sull'offerta commerciale della Società Autostrade relative al sistema Telepass (vedi).

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