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La FISH Nazionale comunica - Scuola

Pubblicato il 17/10/2008 - Letto 2497 volte
Si torna alle classi differenziali. La FISH prende ufficialmente posizione contro la mozione della Lega sulle "classi ponte".

Si torna alle classi differenziali! La FISH esprime la propria preoccupazione nei confronti della mozione del Governo che ripropone le classi differenziali basandosi su un approccio culturale che si avvicina, nei toni e nella sostanza, a quello che, purtroppo ancora oggi, viene adottato da coloro che si oppongono all'integrazione scolastica delle persone con disabilità: gli alunni che, per qualunque motivo presentano difficoltà (nell'apprendimento, nella relazione, ecc.), rallentano il resto della classe. . . e, quindi, torniamo alle classi differenziali!

Riportiamo il comunicato della FISH contro la mozione della Lega.

«Un brutto colpo per il Parlamento italiano. In una sera si sono convertiti in carta straccia i più significativi Trattati internazionali, e un bel pezzo della nostra storia nazionale, quella più civile.

La Camera ha approvato la mozione sulle classi ponte sponsorizzata dalla Lega. I 246 voti contrari, non possono davvero consolare in uno scenario così fosco.

Un atto gravissimo che ci umilia e ci preoccupa, come cittadini da sempre impegnati nella promozione dei princìpi della non discriminazione e dell'inclusione sociale, per la deriva che un provvedimento come questo potrebbe generare in un momento in cui lo stesso presidente Giorgio Napolitano, alla presenza di Benedetto XVI, ha avvertito la necessità di lanciare un allarme razzismo.

Si torna alle classi differenziali! Il nostro Paese, che è stato un esempio - pur con tutte le criticità del sistema - in tutto il mondo per il coraggio di una legge che più di trenta anni fa si proponeva l'obiettivo di creare una scuola inclusiva per tutti. In particolare per gli alunni con disabilità fino ad allora segregati in istituti e classi speciali. Gli intenti espressi da quell'emendamento ritornano a separare nel luogo più deputato alla crescita ed al confronto.

Quella dell'On Roberto Cota, il quale ha paradossalmente dichiarato che "le classi di inserimento sono uno strumento per garantire l'integrazione", è una visione rovesciata della storia della lotta all'esclusione, che non ha fatto che testimoniare quanto sia vero il contrario di quanto da lui sostenuto.

Non meno inquietante la dichiarazione dell'On Paolo Romani: la presenza di alunni stranieri in una classe rallenta la didattica degli altri, una considerazione utilizzata anche per gli studenti con disabilità dai fautori del ritorno alle classi speciali. Il Sottosegretario allo Sviluppo Economico dimentica che l'approccio anti discriminatorio è frutto della cultura liberale che attraversa gli Stati Uniti che considera il melting pot un vero e proprio fattore di sviluppo e di sana competizione. In quel Paese è il merito a dominare, non la categorizzazione sociale pregiudizievole al limite del razzismo.

L'auspicio della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap è quello che la maggioranza, nella quale non è mancato chi ha dimostrato la sua avversità a questa mozione, possa sospendere una decisione dai tratti così marcatamente discriminatori, in contrasto con i princìpi di piena inclusione dei bambini figli di lavoratori migranti in Italia. Ci auguriamo lo faccia il Parlamento prima che si debbano invocare la Corta Costituzionale e la Corte di Giustizia Europea che non potrebbero che censurare duramente una eventuale norma di quel tono, come già hanno fatto con disposizioni simili».

15 ottobre 2008

Ufficio Stampa FISH - ufficiostampa@fishonlus.it.

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