28 novembre 2008: il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto di ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
È arrivata, finalmente questa mattina, la buona notizia che il movimento per la tutela dei diritti delle persone con disabilità italiano stava attendendo ormai da tempo. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato, nella sua seduta odierna, il disegno di legge di ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, il primo e sinora più significativo atto internazionale obbligatorio del XXI secolo sui diritti umani.
Un Trattato che con la sua effettiva ratifica, cioè quando a seguito di questo primo riconoscimento legislativo il testo riceverà l'approvazione finale dal Parlamento, diverrà parte integrante e vincolante della legislazione nazionale, con rilevanti effetti sulle esistenze di circa cinque milioni di cittadini italiani. Molti dei quali ancora oggi nel nostro paese vivono in condizioni di violazione dei diritti fondamentali.
«Lo scopo della Convenzione - come ha efficacemente sintetizzato da Giampiero Griffo, advisor
della delegazione italiana presso le Nazioni Unite - è infatti proibire tutte le discriminazioni basate sulla disabilità, e garantire una eguale ed effettiva protezione legale contro le discriminazioni in ogni settore».
L'approvazione del decreto di legge di ratifica della Convenzione arriva a compimento di un percorso nel quale le realtà dell'associazionismo hanno giocato un ruolo significativo, e che hanno seguito con estremo coinvolgimento per tutta la durata delle otto Sessioni Comitato ad hoc.
Questo grazie anche alla attenzione dimostrata dai differenti governi alternatisi in questo lasso di tempo, che hanno riconosciuto ai rappresentati delle persone con disabilità e delle loro famiglie un protagonismo importante in questo processo.
Tali premesse sono certamente molto positive, in considerazione delle prime azioni che dovranno seguire la definitiva ratifica della Convenzione, quali l'istituzione di un organismo incaricato di promuovere, tutelare e monitorare l'applicazione nel nostro paese dei cinquanta articoli che compongono il Trattato. Il richiamo della Federazione è indirizzato acchè il nascente Osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità possa coinvolgere pienamente nelle sue attività i rappresentanti delle organizzazioni, i quali tanta parte hanno avuto nei cinque anni di intensi negoziati che hanno portato alla entrata in vigore del Trattato, sino al risultato che celebriamo quest'oggi.
Per fissare definitivamente una tappa fondamentale nella storia della tutela dei diritti umani in Italia, l'auspicio della Federazione è infine che il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri possa passare ora all'esame del Parlamento il più rapidamente possibile, per contribuire ad imprimere una ulteriore accelerazione al cambio di paradigma di cui la Convenzione è portatrice: un nuovo approccio alla disabilità basato sui diritti umani.