Sarà compito del Governo formulare "interventi di riqualificazione e riordino della spesa in materia sociale" attraverso propri decreti legislativi che dovranno essere emanati nell'arco di due anni. L'iter sarà piuttosto lungo ma dalle prime dichiarazioni del ministro Tremonti l'obiettivo previsto è il risparmio di 17 miliardi di euro totali: 2 per il 2013 e ben 15 per il 2014.
Ancora si tratta di un testo non ufficiale che dovrà in primo luogo essere depositato alle Camere, ma i principi contenuti nel Disegno di Legge sono già stilati. Si parla di una profonda revisione dell'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), cioè di quell'indicatore utilizzato per la concessione di prestazioni assistenziali agevolate.
Secondo la FISH, però, la revisione dell'ISEE e quella dei criteri per l'individuazione del bisogno, "solo apparentemente sono strumenti di «armonizzazione e razionalizzazione» di un comparto che ha già subito negli ultimi anni pesantissimi tagli di risorse e di trasferimenti agli Enti locali".
"A distanza di pochi giorni dalla sua presentazione, la Legge delega di riforma dell'assistenza si rivela un brutale strumento per ‘fare cassa' a scapito delle persone con disabilità, degli anziani non autosufficienti, delle famiglie in difficoltà - sostiene Pietro Barbieri - La Federazione, assieme alle organizzazioni dell'impegno civile, affronterà questo ricatto e questa riduzione dell'assistenza a carità, con tutte le proprie energie."
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