La settimana scorsa abbiamo parlato di "Progettiamo l'Inclusione", l'iniziativa promossa dal Centro per l'Autonomia Umbro in collaborazione con la Circoscrizione Sud e l'Istituto Superiore per Geometri "Antonio da Sangallo" di Terni avviata il 10 novembre. Martedì 22 secondo appuntamento in Piazza della Pace, dove verrà allestito un circuito con ostacoli e barriere.
Le persone con disabilità sono spesso discriminate ed escluse dalla partecipazione a tutti gli ambiti della vita sociale a causa delle barriere architettoniche e degli ostacoli che pervadono l'ambiente. Promuovere l'inclusione sociale delle persone con disabilità significa prima di tutto imparare a conoscere quelle barriere, per riconoscerle e abbatterle.
Gli studenti di alcune classi dell'Istituto per Geometri di Terni, in quanto futuri progettisti, hanno approfondito il concetto di "barriera architettonica" durante una lezione in aula; il 22 sperimenteranno sulla propria pelle cosa significa muoversi con una sedia a ruote in un ambiente "ostile".
Con il supporto delle Terapiste Occupazionali del CpA, essi affronteranno un circuito con salite e discese, vari tipi di terreno, scalini ecc. Sarà tutto così facile come sembra?
L'esperienza, proposta anche per altre iniziative come quella del 4 giugno scorso (leggi qui) e durante il laboratorio "La comunicazione positiva per una cultura dell'inclusione. Strumenti e metodi per recepire e diffondere correttamente la cultura della disabilità" (leggi qui), ha lo scopo di far toccare con mano ai ragazzi delle difficoltà che comunemente non sono abituati a prendere in considerazione.
Solo se si conoscono le barriere è possibile abbatterle; e solo chi le conosce "in tempo" potrà poi pensare e progettare un ambiente che ne sia privo.
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