In merito alla manifestazione Terni ON (la notte bianca ternana che si è tenuta nel weekend del 21, 22 e 23 settembre 2012) si è scritto molto in queste pagine. Più che altro, si è riportato il pensiero delle due maggiori Federazioni locali che tutelano i diritti delle persone con disabilità (FISH Umbria ONLUS, Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap e FAND Umbria ONLUS, Federazione tra le Associazioni Nazionali di Disabili) e di quello della redazione di questo sito. Ora, per completezza, diamo la parola ai cittadini ternani e ad alcune associazioni, che, in merito a Terni ON, hanno detto la propria opinione. Avremmo voluto dare spazio anche alla voce di chi è stato oggetto delle nostre critiche, ma sembra nascondersi dietro un "assordante" silenzio.
Per chiudere la questione relativa a Terni ON - la notte bianca ternana tenutasi nel weekend del 21, 22 e 23 settembre 2012 - avremmo voluto dare spazio alla voce di chi è stato oggetto delle critiche della FISH Umbria ONLUS (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e della FAND Umbria ONLUS (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Disabili) in merito al non controllo sul livello di accessibilità delle location nelle quali si sono svolti gli spettacoli in programmi a Terni ON. Insomma, avremmo avuto piacere di dare spazio all'"arringa difensiva" dell'Amministrazione comunale; ci sarebbe piaciuto, infatti, leggere con quale artificio retorico e politico si sarebbe giustificata dopo l'ennesimo bluff ai danni delle persone con disabilità (peraltro sul medesimo luogo, il Ponte Carrara).
Ma così non è stato.
L'"assordante silenzio" dietro il quale si è trincerata è un muro piuttosto alto, tanto che ci si sono nascosti anche molti mass media locali. A seguito del comunicato stampa e della lettera aperta alla Istituzioni e alla Città che le due Federazioni hanno pubblicato e inviato a tutta la carta stampata locale, solo due quotidiani (uno cartaceo e un on line) hanno riportato il contenuto della protesta.
Ma le notizie, fortunatamente, corrono anche al di là dei mass media cartacei e, a seguito del nostro approfondimento sulle "macchie" che avrebbero sporcato il "bianco" della notte di Terni ON, abbiamo avuto la reazione dei ragazzi della "Nuit des Boucaniers" (che hanno tenuto i propri spettacoli presso Ponte Carrara). Come abbiamo precisato nella lettera di risposta (leggi qui), le critiche - nostre e delle due Federazioni - non erano rivolte agli organizzatori degli eventi notturni, ma a chi ha la responsabilità di autorizzare location adeguate ad ospitare artisti e spettatori, senza discriminare nessuno e senza ostacolare gli show.
L'Amministrazione comunale, comunque, continua a tacere!
I commenti delle associazioni
Ma oltre ai (non) innocenti che tacciono, ci sono anche dei (non) colpevoli che parlano.
Per far capire come la questione da noi sollevata sia trasversale e fuori da ogni logica di schieramento, riportiamo due commenti, che seppur provenienti da realtà decisamente diverse tra loro, esprimono "solidarietà" a quella che è una denuncia di diritti fondamentali negati ai cittadini con disabilità.
La prima nota è dell'ARCI (Associazione Ricreativa e Culturale Italiana) di Terni, il cui presidente Francesco Camuffo esprime il suo appoggio alla rivendicazione delle due Federazioni in quanto ritiene che l'accessibilità dei luoghi pubblici sia un patrimonio necessario al processo di civilizzazione della città. Aggiungiamo, inoltre, che questo parere è maturato in seno all'ARCI, anche grazie all'esperienza che la stessa associazione ha avuto modo di sperimentare collaborando con il movimento associativo per trovare una soluzione idonea in una situazione analoga: l'anno scorso, infatti, sempre lungo le rive del Nera e sotto Ponte Carrara, l'ARCI ha saputo dimostrare come nella progettazione di un evento la reale volontà di garantire "tutti i diritti a tutti" sia un presupposto fondamentale per cercare e trovare soluzioni tecniche "ragionevolmente appropriate" e, nello specifico, in grado di dare a tutte le persone con disabilità la possibilità di scendere lungo le sponde al fiume (leggi qui). Quindi la nota dell'ARCI è frutto di una esperienza fatta "in prima persona" ed esprime il rammarico di coloro che hanno visto buttare a mare, o meglio a fiume, quella che avrebbe dovuto essere una buona prassi per la nostra città.
Il secondo commento - apparso Venerdì 28 settembre 2012 sulle colonne del Corriere dell'Umbria - di Piergiorgio Bonomi, responsabile ternano di Casa Pound Italia (associazione di promozione sociale della destra radicale italiana) che, commentando negativamente la gestione di Terni ON, cita anche la questione di Ponte Carrara sollevata dalle Federazioni: «Secondo le stime ufficiali degli organizzatori - afferma Bonomi - si è trattato di un successo e di questo non possiamo che essere felici, tuttavia, come hanno fatto anche altre associazioni, è doveroso evidenziare e denunciare delle situazioni che hanno quasi proibito questo evento ai disabili, come la non accessibilità delle sponde del Nera».
Che dire? L'attenzione dell'ARCI e di Casa Pound Italia, vista la distanza di visioni e di idee che ne anima le attività, dimostra quanto - parlando di diritti fondamentali e, quindi, di diritti universali - le questioni diventano trasversale. Riusciranno il Sindaco e il Direttore generale del Comune, tutta la Giunta comunale e i responsabili di tutti i partiti che compongono il Consiglio a capire che la loro disattenzione allontana la politica e l'amministrazione dalla città e dai cittadini?
Le lettere dei cittadini
E, ora, veniamo alle lettere dei nostri concittadini con disabilità. Di seguito riportiamo due e-mail che i cittadini ternani con disabilità hanno inviato alla nostra redazione per commentare, dal proprio punto di vista, quanto sollevato dalle due Federazioni in occasione dell'iniziativa Terni ON.
Nota: le e-mail di seguito riportate sono state trascritte senza alcuna opera di censura rispetto al pensiero degli autori. Sono state riadattate solo quelle parti non funzionali alla comprensione (riferimenti a fatti privati) o al tipo di contenitore nel quale vengono ora pubblicate. La redazione si solleva da ogni responsabilità per le opinioni espresse dai cittadini nelle loro lettere.
«Ho letto oggi la vostra newsletter e i due allegati in merito alla manifestazione Terni ON "notte bianca" [si fa riferimento al comunicato stampa e alla lettera aperta alle Istituzioni e alla Città, N.d.R.]. Sono completamente d'accordo su tutto, e aggiungo alcune considerazioni:
- ai politici (di ogni schieramento) dei disabili non frega assolutamente nulla;
- i politici (di ogni ordine e grado) sono il carcinoma maligno che sta portando alla morte il nostro paese;
- i funzionari (cosiddetti tecnici) che non riescono a realizzare un evento avendo in mente che deve essere accessibile a tutti non sono altro che le metastasi del suddetto carcinoma maligno
- lo spazio ex Hawaii [si fa riferimento alla parte superiore del Ponte Carrara dove, prima del 2009 e della riqualificazione dell'area, sorgeva il Bar Hawaii, N.d.R.], così come è stato progettato e realizzato, non sarà mai usufruibile dai disabili e per mancanza di idonea accessibilità, e per mancanza di un minimo di parcheggi riservati a disabili nelle immediate vicinanze;
- la collaborazione con l'Istituzione Comune non può continuare ad essere a senso unico (le Associazioni collaborano e il Comune no);
- è ora di mettere in carrozzella sia i politici che i funzionari addetti a risolvere le problematiche dei percorsi accessibili (legando loro le gambe alla carrozzella in modo tale che non possano usufruirne in caso di pericolo, come d'altronde non ne possono usufruire i disabili) e far provare a loro i percorsi che progettano (quando lo fanno, quasi mai), e fargli fare i percorsi attualmente in essere, se cadono oltre ad essere cazzi loro capiranno quanto è facile la vita del disabile.
Se ci si riuscirà mai a fare quanto sopra non lo so, perché combattere contro un carcinoma maligno e le sue metastasi è un impresa quasi impossibile. Lettera firmata».
«Gente di politica a fiume se continua a far finta di non capire. Potrebbe essere un'altra notte bianca ogni notte invece di quella predestinata, come dire… la notte bianca quando ci pare. Perché invece di affannarsi e continuare a fare tante chiacchiere sul Ponte, sul fiume, su Hawaii, non si fa, una volta per tutte una lista di luoghi e percorsi inaccessibili? Lettera firmata».