Tempo fa abbiamo dato la notizia del progetto sperimentale che la Regione Umbria ha promosso per favorire l'inclusione socio-lavorativa dei giovani con disabilità: «Progetto per l'integrazione socio-lavorativa dei giovani con disabilità» (leggi il focus).
Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 699 del 2 luglio 2013, la Regione Umbria ha promosso un progetto di inclusione socio-lavorativa per le persone con disabilità nell'ottica di sviluppare un sistema di offerta di interventi/servizi basati sull'analisi dei bisogni, delle priorità e degli obiettivi delle persone stesse.
Come è stato ribadito da Giampiero Griffo (Disabled People's International) durante il convegno organizzato dall'Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità dello scorso 8 aprile, il tasso di disoccupazione delle persone con disabilità è del 75% (circa 62 volte maggiore di quello di una persona senza disabilità).
In questo senso, quindi, la Regione avverte l'esigenza di fornire un sostegno e un accompagnamento dell'alunno con disabilità alla vita adulta lavorativa quale elemento decisivo «affinché le persone con disabilità non cadano nell'isolamento o perdano l'autonomia e le competenze che hanno acquisito nel periodo educativo».
Il progetto intende far propri i princìpi del Programma d'Azione Italiano per la Promozione dei Diritti e l'Integrazione delle Persone con Disabilità (approvata lo scorso anno dall'Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità) e ben si inquadra, quindi, nell'ottica della presa in carico globale, tesa a progettare il futuro di giovani che si aprono alla vita adulta con tutti i rischi che questo comporta.
Per questo motivo, i partner del progetto rappresentano la globalità dell'intervento (che quindi non si limita ad essere solo socio-sanitario) e sono: la Regione (che vede anche la collaborazione dell'Osservatorio regionale), le Aziende Sanitarie Locali - tramite l'Unità Multidisciplinare di Valutazione Disabili (UMVD) -, l'Ufficio Scolastico Regionale (USR) e i Comuni, tramite l'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI).
I suddetti partner hanno stipulato il Protocollo d'Intesa [link a file in PDF], allegato alla suddetta DGR n. 699/2013.
Il progetto è destinato a giovani con disabilità di età compresa tra i 16 ed i 22 anni di età.
Questi ragazzi devono essere:
Il percorso formativo, interamente gratuito per i beneficiari, prevede:
Il percorso, infine, si articolerà in cinque fasi:
Per ulteriori informazioni rispetto al progetto, è possibile scaricare il documento di sintesi (link a file in PDF).
Da tutta l'Umbria, però, non sono arrivate molte candidature: in altre parole, cioè, sembrerebbero pochi i ragazzi con disabilità idonei per questo tipo di progetto.
Questo dato merita senz'altro una riflessione, visto che, solo nell'ultimo anno scolastico (2012-2013), gli alunni con disabilità sono stati 2.698. Stando alle stime prodotte recentemente da alcune associazioni che si occupano di inclusione scolastica (come ad esempio l'associazione Tutti A Scuola [link a sito esterno]), la maggior parte degli alunni con disabilità riscontra delle difficoltà nelle funzioni cognitive e relazionali.
Eppure, il progetto della Regione è rivolto proprio a coloro che con maggior fatica riescono a trovare un percorso lavorativo in autonomia e che richiedono, quindi, un supporto ed un sostegno specifico non solo all'interno del percorso scolastico, ma soprattutto quando questo finisce.