Lunedì scorso a Perugia si è tenuto il convegno conclusivo del progetto FEI (Fondo Europeo per l'Integrazione di cittadini dei Paesi terzi) "No.Di. - No discrimination", che è un progetto realizzato dalla Regione Umbria con varie partnership (vedi nota) i cui destinatari degli interventi sono stati gli operatori pubblici e del Terzo Settore che operano sui temi dell'immigrazione, integrazione, antidiscriminazione. No.Di. ha inteso promuovere l'inserimento di politiche di prevenzione e contrasto alle discriminazioni etnico-razziali e multiple nelle azioni di governo delle amministrazioni delle regioni coinvolte e negli interventi di Enti del Terzo Settore, Sindacati, Forze dell'ordine, funzionali alla costituzione di Sistemi di Reti Regionali Antidiscriminazioni.
Centrale in questo incontro conclusivo, cui erano presenti Enti locali e pubblici, organismi del privato sociale e del Terzo Settore, è stata la firma del Protocollo regionale d'intesa in materia di prevenzione e contrasto delle discriminazioni [link a file PDF], frutto di un tavolo interistituzionale che vede la stretta sinergia tra amministrazioni pubbliche, società civile e tutti gli stakeholder maggiormente interessati.
Tra i firmatari del documento troviamo i Comuni, gli enti pubblici e privati presenti all'incontro ed anche l'Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità della Regione Umbria, nonché la FISH Umbria ONLUS (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap). La FISH Umbria ONLUS, da anni, è impegnata, attraverso il supporto operativo del Centro per l'Autonomia Umbro, nella raccolta delle segnalazioni di discriminazione che nella nostra regione arrivano dalle persone con disabilità o dalle loro famiglie.
Pertanto, la volontà della FISH Umbria ONLUS è quella di dare impulso ad azioni di prossimità alle potenziali vittime di discriminazione, di farne emergere i casi concreti, nonché di rispettare quanto condiviso con il coordinamento della Rete Regionale Antidiscriminazioni (articolo 4 del Protocollo), soggetto che sarà costituito da antenne diffuse sul territorio. L'adesione al Protocollo d'intesa, quindi, può rafforzare la capacità della FISH Umbria ONLUS di contribuire a rimuovere le discriminazioni che subiscono le persone con disabilità e le loro famiglie.
La FISH Umbria ONLUS indica come proprie antenne territoriali la sezione di Perugia della Federazione e il Centro per l'Autonomia Umbro.
Tra gli altri relatori al convegno, si ricorda il viceprefetto Maria Assunta Rosa, capo ufficio Politiche dell'immigrazione e dell'asilo sul territorio del Ministero dell'Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione, Marina Cioncoloni (UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale) ed Elena Tiracorrendo (Consigliera di parità Regione Umbria).
Il convegno, in conclusione, è stata un'occasione per ricordare come sia necessario valorizzare la diversità umana come costante e caratteristica di tutte le persone al fine di realizzare una nuova comunità regionale più aperta, culturalmente ricca e democratica e aprire la strada al contributo di sviluppo e di innovazione, in un'ottica inclusiva, che deriva dal pluralismo presente nelle attuali società multi-etniche e multi-culturali.
Nota:
Il progetto FEI "No.Di. - No discrimination" è un progetto realizzato dalla Regione Umbria in partenariato con Regione Marche, ACSIM (Associazione Centro Servizi Immigrati Marche), CIDIS (Centro di Informazione, Documentazione e Iniziativa per lo Sviluppo) Onlus, Fondazione CARITAS Senigallia ONLUS, Free Woman ONLUS, Gruppo Umana Solidarietà G. Puletti, On the road ONLUS, Università degli studi di Urbino Carlo Bò. È supportato, inoltre, da una rete territoriale composta da Enti Pubblici Locali (Province Comuni), Associazioni e Cooperative. Numerose le associazioni umbre coinvolte: ARCI (Associazione Ricreativa e Culturale Italiana), Centro Studi Città di Foligno, ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione) e l'Associazione Il Pettirosso.