La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha effettuato il riparto dei fondi nazionali a favore delle Regioni italiane per le funzioni relative all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali ed ai servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con disabilità o in situazione di svantaggio.
Il fondo destinato alla Regione Umbria ammonta a circa 800.000 euro, di cui 620.735 euro per la provincia di Perugia e 176.143 per la provincia di Terni.
I fondi saranno trasferiti ai Comuni in quanto la legge regionale dell'Umbria prevede che gli interventi per il diritto allo studio per gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado e gli specifici interventi volti a facilitare l'accesso e la frequenza delle attività scolastiche e formative, quali, in particolare, i sussidi ed i servizi individualizzati per gli studenti con disabilità o in situazione di svantaggio, siano a carico del Comune di residenza degli alunni.
La notizia della presa d'atto del riparto dei fondi nazionali da parte della Giunta è stata resa nota dall'assessore regionale all'istruzione, Antonio Bartolini, il quale ha spiegato che la Regione, in accordo con l'Ufficio Scolastico Regionale e con Anci Umbria, provvederà all'assegnazione dei fondi ai Comuni sulla base dei criteri già individuati dal Decreto della Presidenza del Consiglio.
Pertanto il 60 per cento sarà ripartito in proporzione al numero degli alunni con disabilità iscritti alle scuole secondarie superiori in ciascuna provincia nell'anno scolastico 2014-2015 ed il 40 per cento in proporzione alla spesa storica sostenuta dalle province per le suddette funzioni nel triennio 2012-2014.
Per questo motivo sono stati richiesti ai Comuni interessati il numero degli alunni con disabilità residenti nel territorio comunale iscritti alla scuola secondaria di secondo grado nell'anno scolastico 2014/2015 e la spesa analitica media sostenuta dal Comune nel triennio dal 2012 al 2014 per l'assistenza agli stessi alunni, avendo cura di distinguere la spesa sostenuta per i trasporti dalla spesa per l'assistenza per l'autonomia.