La mancanza di una informazione univoca e di un accesso prioritario ai percorsi di vaccinazione sta gettando in confusione ed agitazione milioni di persone con disabilità e delle loro famiglie, i loro assistenti personali e le persone che lavorano nei servizi relativi alla disabilità.
In questi ultimi giorni, la Federazione ha ricevuto segnalazioni sempre più allarmanti, pertanto abbiamo ritenuto doveroso rivolgere il nostro appello anche al Presidente della Repubblica, quale supremo garante dei principi della Costituzione, affinché si possa ribadire che le persone con disabilità, ognuna con le proprie specifiche patologie, soprattutto coloro che sono stati riconosciuti con gravità ai sensi dell'art. 3 comma 3 della Legge 104/92, sono tutte vulnerabili. <7p>
Oggi, dopo una lunga attesa è arrivata la risposta del Ministero della Salute firmata dal Capo di Gabinetto Goffredo Zaccardi. Di seguito pubblichiamo il testo della risposta.
"Con riferimento alla nota del 19 gennaio 2021, con la quale si sono chiesti chiarimenti rispetto alla tempistica di somministrazione del vaccino anti-SARS- CoV-2, mi pregio precisare che, una volta completata la vaccinazione del personale sanitario, del personale operante e degli ospiti nelle strutture residenziali assistite e delle persone con età superiore agli 80 anni, nell'ottica di rispetto di principi di equità e di protezione della fragilità, si procederà a dare priorità ad alcune categorie di cittadini affetti da specifiche patologie valutate come particolarmente critiche.
Fra di esse rientrano certamente i soggetti affetti da trisomia 21 costituzionale (Sindrome di Down, in ragione della loro parziale competenza immunologica e della assai frequente presenza di cardiopatie congenite sono da ritenersi fragili) e i soggetti affetti da disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica corrispondenti ai portatori di handicap gravi ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Nello specifico, si ricorda che il comma precedentemente menzionato recita testualmente: "Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici".Si rimane a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento o necessità."
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