Si sono svolti a Terni i Campionati Italiani Individuali 2007, dal 28 maggio al 10 giugno, presso il palatennistavolo "Aldo De Santis", allestito al meglio delle sue potenzialità per questa prestigiosa occasione. Si è trattato di una edizione veramente memorabile grazie alla partecipazione, per la prima volta in assoluto, degli atleti paralimpici in carrozzina alle gare insieme ai normodotati. Sembrava una forzatura ed invece è stata una iniziativa che ha premiato la Fitet (Federazione Italiana Tennis Tavolo) per la sua scelta coraggiosa.
Ottimi infatti i risultati, peraltro non preventivabili, di due atlete paralimpiche nel doppio e nel singolo di IV categoria. Michela Brunelli, componente della nazionale azzurra disabili, rappresentante del TT S. Marco B.M. di Verona, già medaglia d'oro di doppio femminile con la sua collega in carrozzina Valeria Zorzetto, è riuscita anche a vincere il titolo di Campionessa Italiana di IV categoria individuale.
Ecco come si è espresso Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, sulla lieta sorpresa ideata dalla Fitet: "L'edizione che ha sancito il principio fondamentale che lo sport non fa differenze, dimostrando in maniera concreta che il concetto di integrazione non è un ideale astratto, bensì un qualcosa che può e deve essere applicato alle cose di tutti i giorni, nella pratica sportiva come nella società in cui viviamo. I Campionati Italiani di tennistavolo di Terni, per il movimento paralimpico italiano, hanno rappresentato tutto quest, riuscendo a trasformare un appuntamento di sport in un esempio di grande civiltà e fornendo, allo stesso tempo, la prova tangibile di quanto la passione di un atleta disabile sia un valore autentico, alimentato da anni di sacrifici e da tanta voglia di raggiungere qualsiasi tipo di traguardo. A voi tutti, pertanto, giungano i miei più sentiti e sinceri complimenti per esser stati in grado di scrivere una straordinaria pagina di sport e aggregazione, di agonismo e di voglia di condividere un ideale capace di abbattere qualsiasi tipo di barriera." (Tratto da: Tennistavolo, n. 5 - luglio 2007)