Le vicende di Alitalia e del passaggio dei suoi ex dipendenti alla nuova Compagnia Aerea Italiana (CAI), hanno tenuto banco per mesi su tutti i giornali italiani ed europei. La ristrutturazione dell'azienda, una volta trovati i nuovi proprietari, prosegue, con minore attenzione da parte degli organi di stampa.
Lontano dai riflettori si stanno consumando delle profonde ingiustizie, si stanno violando palesemente norme di tutela che si ritenevano consolidate.
Ora giunge la nuova denuncia, circostanziata, di Alessandra Tibaldi, Assessore al Lavoro, Pari opportunitā e Politiche giovanili della Regione Lazio: "In base alla normativa vigente - continua - all'interno delle 7924 persone assunte dalla societā nella provincia di Roma vi dovrebbero essere 323 disabili, ossia il 7% dei 4613 dipendenti che formano la base di computo ai fini del collocamento obbligatorio, invece gli invalidi effettivamente assunti sono solo 45. Per questo motivo chiedo ai vertici aziendali di regolarizzare, con la massima urgenza, la situazione occupazionale del personale dipendente". Prosegue Tibaldi: "Le inadempienze della Cai in merito alle assunzioni dei disabili sono gravissime ed inaccettabili. Sicuramente non sono in linea con il profilo di un'azienda seria, che ambisce a ricoprire il ruolo di societā di bandiera nazionale. La vecchia Alitalia, con cui esiste una continuitā di fatto e sostanziale da parte della Cai, rispettava in pieno la normativa sulle assunzioni del personale disabile".
Al di lā degli aspetti etici,
Ufficio Stampa Fish Onlus