La «dichiarazione anticipata di volontà» (detta anche «testamento biologico», o più variamente «testamento di vita», «direttive anticipate», «volontà previe di trattamento») è l'espressione della volontà da parte di una persona, fornita in condizioni di lucidità mentale, in merito alle terapie che intende o non intende accettare nell'eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte (consenso informato) per patologie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali.
È un tema che, per la sua pluralità di componenti giuridiche, morali e sanitarie, ha provocato un dibattito politico e mediatico che, troppo spesso, ha sollevato questioni che non sempre sono state affrontate in un modo che tenesse conto, da un lato, delle specifiche questioni mediche, e dall'altro, inevitabilmente, la voce delle associazioni.
Un convegno che ha l'intento di fare un po' di chiarezza sull'argomento, dando spazio ai giuristi, ai medici e alle associazioni.