Permessi lavorativi

a cura di Francesca Leprotti

La FISH (Federazione Italiana per il superamento dell'handicap) e Cittadinanza attiva hanno inviato una lettera al Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, On. Renato Brunetta, perché elimini la sperequazione introdotta dalla Legge 133 del 2008 che prevede che i giorni di permesso lavorativo per assistere un familiare con grave disabilità vengano considerati "assenze" ai fini della distribuzione delle somme dei fondi per la contrattazione integrativa dei dipendenti pubblici.

Roma 19 giugno 2009

Alla cortese attenzione
Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, On. Renato Brunetta

Egregio Signor Ministro,
Le scriviamo in merito al quinto comma dell'articolo 71 della Legge 6 agosto 2008, n. 133. Quel comma considera assenze, ai fini della distribuzione delle somme dei fondi per la contrattazione integrativa dei dipendenti pubblici, i giorni di permesso lavorativo - ex articolo 33 della Legge 104/1992 - fruiti dai lavoratori che assistono un familiare con handicap grave. Il Legislatore ha stabilito che tale limitazione non vige, opportunamente, per i lavoratori con handicap che fruiscano in proprio dei permessi lavorativi.

Si tratta tuttavia di una sperequazione di non poco conto che crea una discriminazione fra le agevolazioni garantite ai disabili lavoratori e quelle riservate ai familiari che li assistono. Ricordiamo che tale principio è stato sanzionato, considerandolo discriminatorio, dalla Corte di Giustizia della Comunità Europea, con sentenza emessa il 17 luglio 2008 in riferimento al Procedimento C-303/06 ritenendolo in contrasto con Direttiva Comunitaria 2000/78/CE (recepita in Italia con l Decreto Legislativo 216/2003).

Come peraltro discusso nel Tavolo di confronto fra organizzazioni della società civile, il Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione (Dipartimento della Funzione pubblica) ed il Formez nella seduta del 15 giugno scorso, è evidente la discriminazione tra lavoratori e i genitori che si metterebbe in atto nella percezione di un emolumento da parte del lavoratore del pubblico impiego, seppur aggiuntivo. Apprezziamo il lavoro del Tavolo nonché l'intento di abrogare il sopra citato comma 5 citato con il nuovo provvedimento in discussione al Senato della Repubblica (ddl 1167).

Il rilievo del Tavolo quindi è condiviso anche dal Governo nella competenza da Lei rappresentata.

Dato che l'iter parlamentare del ddl 1167 non sarà rapido Le chiediamo di inserire tale emendamento abrogativo in un provvedimento di decretazione urgente come quelli definiti "milleproroghe o omnibus" al fine di accelerare il ripristino di una condizione di eguaglianza di opportunità tra i lavoratori con disabilità ed i loro genitori o affini che spesso accudiscono persone con una condizione di gravità che non consente neanche la possibilità dell'impiego e della produzione di reddito al loro congiunto.

Certi della Sua attenzione.

Cordiali saluti

Il Presidente FISH 

Pietro Vittorio Barbieri  

Il Segretario Generale di Cittadinanzattiva

Teresa Petrangolini


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Data: 22/06/2009
Sezione: News » Archivio per data » Giugno 2009
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