Le Linee-Guida sull'inclusione scolastica degli alunni con disabilità (vedi focus), diffuse dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca il 4 Agosto scorso, sono state accolte positivamente dalla Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) al momento della loro emanazione.
Tuttavia con l'effettivo inizio dell'anno scolastico, oltre alle consuete e spesso allarmistiche notizie stampa rispetto al taglio delle ore di sostegno, la Federazione e le associazioni aderenti stanno ricevendo un crescente numero di segnalazioni fortemente in contrasto con i principi della qualità dell'inclusione scolastica, rilanciati attraverso le Linee Guida.
Moltissimi genitori hanno infatti testimoniato la propria apprensione, dopo aver constatato l'esistenza di classi formate da oltre trenta alunni, con al loro interno sino a tre o quattro alunni con disabilità, generate tanto dalla composizione di nuove prime classi, quanto dalla fusione di classi terminali.
Una situazione questa non conforme né al DPR n. 81/09 sulla costituzione delle classi e gli organici di diritto, né alla Circolare Ministeriale n. 169/09 sugli organici di fatto, ed ovviamente in contraddizione con le recenti Linee-Guida; ma soprattutto una condizione in grado di danneggiare la qualità del servizio di istruzione nel suo complesso, e non solo per gli alunni con disabilità.
I leciti interrogativi, posti ai referenti degli uffici scolastici dalle famiglie di alunni con disabilità, hanno generalmente ricevuto come risposta l'affermazione di una supposta impossibilità ad agire diversamente, smentendo di fatto quanto sottoscritto dal Ministro negli atti normativi sopra citati.
Il rischio cui ora si potrebbe incorrere è quello di un massiccio ricorso alla Magistratura da parte di questi genitori, con aggravi economici iniziali per le famiglie che potrebbero tradursi a seguito delle sentenze in seri aggravi finanziari per l'erario, in considerazione del fatto che sentenze di questo genere sino ad ora si sono sempre rivelate favorevoli alle giuste rivendicazioni dei genitori.
I ricorsi alla Magistratura andrebbero quindi ad interessare, oltre ai tagli alle ore di sostegno, anche il numero di alunni per classe eccessivo rispetto alla normativa sulla sicurezza nelle classi. Potrebbe così verificarsi che, a causa della scarsa attenzione degli Uffici scolastici, molte classi vengano dichiarate inagibili, con conseguente interruzione dell'attività didattica, sino al raggiungimento di soluzioni legittime.
Come risulta evidente si tratta di una situazione potenzialmente in grado di creare disagi sproporzionati per tutto il sistema scolastico, motivo per il quale la Fish vuole esortare il Ministero ad intraprendere un monitoraggio urgente sulla formazione delle classi, ed a ribadire le disposizioni per il rispetto della normativa vigente, ripristinando così i parametri previsti dalla stessa.
In mancanza di provvedimenti ministeriali riguardo a questa criticità, la Fish dovrà rivedere il precedente giudizio positivo sulle Linee-Guida per l'inclusione degli alunni con disabilità, che qualora inapplicate non rappresenteranno più un pregevole atto di rinnovata attenzione per la dignità della scuola, ma solamente un vuoto manifesto politico.
Ufficio Stampa Fish Onlus