L'anno scolastico è appena iniziato, e nonostante le rassicurazioni dei mesi precedenti in merito a una efficace integrazione scolastica degli alunni con disabilità, la situazione non risulta migliorata.
Il diritto all'educazione, sancito a livello internazionale dall'art. 24 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (ratificata dall'Italia con Legge n. 18 del 3 marzo 2009), non viene garantito. L'inclusione scolastica, nell'attuale clima di emergenza aggravato dai tagli decisi dal governo nazionale, appare un miraggio; sono messi in crisi anche i traguardi raggiunti negli anni precedenti.
Nella nostra regione, molti genitori di alunni con disabilità e insegnanti hanno segnalato la riduzione delle ore di sostegno, riduzione che arriva fino al 60% rispetto alle "effettive esigenze rilevate" nei Piani Educativi Individualizzati e nelle Diagnosi Funzionali.
Inoltre, le prime classi di numerose scuole di primo e secondo grado sforano il limite massimo di 20 alunni, nel caso sia presente un alunno con disabilità; questo va contro il D.P.R. n.81/2009.
A seguito dell'incontro del 6 settembre, la FISH Umbria e la CGIL FLC Umbria, consapevoli e preoccupate delle crescenti criticità cui alunni, famiglie ed insegnanti si trovano a far fronte, hanno condiviso l'intenzione di richiedere l'avvio di un tavolo di confronto per contribuire ad individuare strategie e strumenti utili a fronteggiare le attuali difficoltà.
FISH Umbria e CGIL FLC Umbria chiedono formalmente un confronto strutturato con le Istituzioni Regionali competenti in materia. Anticipano la loro disponibilità per raccogliere e filtrare le richieste di famiglie e insegnanti, a fronte di un impegno da parte delle istituzioni, regionali e territoriali. Intendono operare per giungere alla stipula di un Accordo di Programma Regionale.