Il primo incontro su "Approccio metodologico condiviso: presa in carico e progetto individuale", svoltosi lunedì, aveva lo scopo di gettare le basi comuni sui quali poi si muoveranno i tre gruppi specifici, con il fine di fornire indicazioni operative per la progettazione di politiche e servizi rivolti alle persone con disabilità, distinti nei target "Minori", "Adulti" e "Anziani".
Per la progettazione del nuovo Piano Regolatore Sociale sono infatti stati previsti quattro tavoli di progettazione partecipata, di cui uno con approfondimento tematico trasversale a tutti.
Gli obiettivi del laboratorio trasversale sono molteplici, a partire dall'esplicitazione delle modalità e dei criteri d'accesso alla rete dei servizi socio-sanitari territoriali (attraverso il Punto Unico di Accesso - PUA) e all'erogazione dei servizi/prestazioni.
Il concetto di "presa in carico" e di "Progetto Individuale" rappresentano il centro dell'approfondimento. In particolare, vengono affrontati la definizione di tempi e modalità di attuazione, di tempi e criteri di valutazione e verifica; vengono individuate, infine, le risorse/prestazioni attivabili e i risultati attesi. Il tutto partendo dall'imprescindibilità del protagonismo della persona con disabilità e della famiglia nella definizione del Progetto Individuale stesso, delle modalità e dei tempi di attuazione.
Per la FISH Umbria ONLUS, hanno partecipato sia i rappresentanti delle Associazioni, sia i tecnici del Centro EmpowerNet Umbro. In particolare: Andrea Tonucci, Vicepresidente FISH Umbria ONLUS e Morena Fiorani (Associazione Aladino), partecipano al gruppo trasversale; Anna Vecchiarini (assistente sociale) partecipa al gruppo "Minori"; Pierangelo Cenci (assistente sociale) e Annarita Angelini (Associazione Aladino) al gruppo "Adulti"; Alessia Menicacci (terapista occupazionale) a quello "Anziani".