Dalla protesta alla proposta. Per questo motivo la FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap) e la FAND (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) dell'Umbria hanno indetto la Conferenza Stampa di lunedì scorso.
Il presidente della FISH Umbria, Andrea Tonucci, ha sottolineato prima di tutto la necessità di informare i cittadini con disabilità, ancora poco consapevoli delle pesanti conseguenze che i tagli previsti dal Disegno di Legge sulla riforma assistenziale e fiscale porteranno tra il 2012 e il 2014. Senza contare i tagli agli Enti locali che si tradurranno in tagli di servizi a causa dei quali si aggiungeranno sempre più nuove persone e famiglie a quelle già provate dai recenti colpi assestati ad un sistema di welfare reso già fragile anche dalle sue rigidità intrinseche.
La FISH nazionale ha avviato un confronto con le Istituzioni presentando una serie di emendamenti alle "Manovre", ma finora a livello centrale poco e niente è stato recepito delle proposte fatte. Se la questione non cambierà - ed è probabile che così sarà (anche se assistiamo a "restyling" della "Manovra" ogni due giorni) - il problema avrà delle conseguenze anche e soprattutto a livello locale. Ed è per questo che la FISH Umbria, insieme alla FAND, si è mossa anche a livello territoriale.
L'Assessore alle Politiche Sociali Bucari, in Conferenza Stampa, si è confermato «a fianco delle associazioni e dei cittadini»; FISH e FAND hanno chiesto concrete azioni da parte dell'Amministrazione Comunale volte a recuperare soldi. Infatti la questione meramente economica sta per soffocare quelli che sono i diritti delle persone con disabilità, le agevolazioni e gli aiuti che, sebbene siano già ridotti all'osso, permettono alle famiglie di restare a galla. Il taglio sull'assistenza di quest'anno, sostiene Bucari, è purtroppo in linea con quello effettuato su tutto il sistema del Welfare (78%).
Cosa si può fare per recuperare i soldi? La FISH nazionale propone una lotta all'evasione fiscale attraverso azioni di controllo simili a quelle intraprese per scovare i cosiddetti "falsi invalidi". Anche la FISH Umbria ONLUS suggerisce al Comune di Terni di avviare il controllo fiscale a chi vìola già le norme urbane, come per esempio occupare un parcheggio riservato alle persone con disabilità; provvedimento - precisiamo - già posto in atto nel Comune di Milano dal Sindaco Pisapia.
Pierangelo Cenci dell'Associazione Vita Indipendente Umbria (federata alla FISH Umbria) ha ricordato che questa iniziativa nasce anche per ricordare l'umiliazione che devono subire le persone con disabilità, costrette in ogni momento - e spesso impropriamente - a dover dimostrare la propria "correttezza sanitaria".
Sono troppe le persone con disabilità che, come ha ricordato ribadito Morena Fiorani dell'Associazione Aladino (federata alla FISH Umbria), sono sottoposte a controlli inutili - magari si ripete cinque volte la visita per una patologia presente dalla nascita. La FISH Umbria e la FAND Umbria sono le prime a denunciare che esistono persone che, grazie a una commissione "compiacente", hanno ottenuto privilegi indebiti, ma molte più persone con disabilità si sono dovute sottoporre a verifiche per accertare la loro condizione a causa di questa "caccia alle streghe" contro i "falsi invalidi". A fronte di queste umiliazioni e ad un crescente e continuo dileggio (Fiorani, tra l'altro, ricorda anche il "pinocchio" in carrozzina pubblicato sulla copertina del settimanale Panorama lo scorso marzo con su scritto «scrocconi»), si ritiene che non sia assurdo chiedere a tutti di contribuire al benessere collettivo, a maggior ragione, quindi, a chi viene colto in un atto illecito, come quello di posteggiare la propria auto in un posto riservato.
Ma le proposte che la FISH Umbria e la FAND Umbria hanno avanzato in Conferenza Stampa non si limitano a questo. Tonucci ha ribadito la proposta - già presentata da entrambe le Federazioni diverso tempo fa - di delibera che impegna l'Amministrazione Comunale e quella Provinciale a non finanziare e autorizzare eventi culturali, sportivi, ricreativi che non garantiscano la piena partecipazione alle attività da parte di tutti i cittadini (alcune persone con disabilità ne sono spesso escluse ad esempio a causa della non adeguatezza degli spazi in cui si svolgono le attività). Anche questi sono soldi pubblici che vengono investiti, quindi meglio investirli adottando due nuovi criteri: tutti inclusi e chi esclude paga.
Il tempo saprà dire se l'Amministrazione accoglierà formalmente ed operativamente la proposta o se ne avrà formulata una alternativa.
Leggi il documento della FISH Umbria Onlus (formato pdf).
Leggi gli articoli che parlano della Conferenza Stampa:
Corriere dell'Umbria, «"Inaccettabili i tagli ai servizi per i disabili"» del 13 settembre 2011 (leggi il file in PDF)
La Nazione, «"Posti auto riservati ai disabili? Verifiche fiscali sui ‘furbetti'"» del 13 settembre 2011 (leggi il file in PDF).
Messaggero, «"Falsi invalidi, il calvario di quelli veri"» del 13 settembre 2011 (leggi il file in PDF).
Il Giornale dell'Umbria, «Tagli ai disabili, Bucari protesta insieme alle associazioni» del 14 settembre 2011 (leggi il file in PDF).