La nuova legge stabilisce che l'ISEE potrà essere applicato anche alle agevolazioni fiscali e alla concessione delle provvidenze assistenziali (quindi anche alle pensioni di invalidità civile e alle pensioni sociali). A chi supererà la soglia stabilita da un apposito decreto non verranno più riconosciuti benefici fiscali, servizi sociali agevolati, prestazioni assistenziali. L'intento espresso ricorda molto alcuni elementi già presenti nel disegno di legge delega per la riforma fiscale e assistenziale presentata a suo tempo da Tremonti e stigmatizzata dai più in sede di discussione alla Camera.
Infatti, dal dettato dell'articolo 5 della Legge 214/2011 si evince che non dovranno esserci maggiori oneri, anzi che dovranno generarsi risparmi grazie alla nuova disciplina dell'ISEE.
Comunque i criteri, le modalità, gli ambiti applicativi devono essere stabiliti da un apposito decreto che fonti governative dichiarano di urgente e celere definizione.
Nel fondato timore che moltissime prestazioni assistenziali siano a rischio, FAND e FISH hanno ufficialmente richiesto al Ministro delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, un incontro urgente per tentare di scongiurare le peggiori ipotesi e i conseguenti danni per centinaia di migliaia di persone con disabilità e per le loro famiglie.
Il testo della lettera inviata al Ministro Fornero da FISH e FAND
Roma 4 gennaio 2012
Prof.ssa Elsa Fornero
Ministro per il Lavoro e per le Politiche Sociali
Gentile Signor Ministro,
la FAND e la FISH, in rappresentanza della pressoché totalità delle associazioni di persone con disabilità e dei loro familiari, sono fortemente preoccupate per le conseguenze derivanti dall'attuazione dell'articolo 5 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, (convertito con modificazioni dalla legge n. 214/2011) e dall'approvazione del disegno di legge A. C. 4566 recante «Delega al Governo per la riforma fiscale e assistenziale».
Secondo le nostre valutazioni, che ci auguriamo recisamente smentite dai fatti a da provvedimenti di segno opposto, sono a rischio i pochi sostegni assistenziali di cui oggi le persone con disabilità sono titolari. Una sbrigativa revisione dei criteri di accesso ai servizi e ai sostegni alle persone sarebbe causa di danni inattesi, incalcolabili e difficilmente compensabili.
L'allarme è giunto sino alle singole persone con disabilità ed ai loro familiari che sentono minacciata l'unica possibilità di garantirsi una vita indipendente e priva di rischi di segregazione ed esclusione sociale.
Dichiarazioni governative sono concordi nell'indicare la volontà di una rapida elaborazione del DPCM di cui all'art. 5 già citato e a un contestuale intento di definire celermente i risparmi da poter effettuare sulle agevolazioni fiscali e sui presidi assistenziali.
Pur comprendendo l'esigenza di celerità, Le chiediamo un urgente incontro per presentarLe compiutamente quelli che sono i timori nostri, e delle persone che a noi si rivolgono, rispetto all'immediato futuro e alle temute sorti delle politiche sociali in Italia.
In attesa di un Suo cortese riscontro, voglia gradire distinti saluti.
Il Presidente Nazionale FISH - Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap
Pietro Vittorio Barbieri
Il Presidente Nazionale FAND - Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili
Giovanni Pagano