Il vice sindaco di Terni, Libero Paci, nella Giunta del 28 agosto, ha reso nota la necessità di una manovra correttiva di circa tre milioni di euro per arrivare in pareggio all'equilibrio comunale di bilancio di fine settembre. Tre milioni in più di quanto era stato previsto nella previsione di bilancio.
Le ragioni sono varie: i tagli ulteriori dallo Stato per effetto della spending-review per circa 800 mila euro; l'obbligo di istituzione di un fondo di svalutazione dei residui attivi fino al 2006; un gettito dell'IMU (Imposta Municipale Unica) inferiore alle previsioni (in linea con la tendenza nazionale).
«Si tratta di novità pesanti - osserva il vice sindaco - sulle quali si è già registrata la ferma contrarietà dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che costringono i Comuni a rivedere radicalmente i bilanci già approvati o in fase di approvazione, con l'assurdità dello slittamento dei termini di approvazione dei preventivi al 31 ottobre, ad esercizio praticamente concluso».
Il Comune di Terni ha dovuto gestire dal 2009 ad oggi una riduzione di risorse da trasferimenti per 20 milioni di euro e - sempre secondo Paci - «ora non ci sono più le condizioni per tenere, sono a rischio servizi e prestazioni».