Progetto «EasyWay»: la Fondazione Vodafone Italia, la FISH e l'accessibilità

a cura di Pierangelo Cenci

È stato pubblicato on line «EasyWay», il progetto - sviluppato dalla Fondazione Vodafone Italia, in collaborazione con la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) - per conoscere in tempo reale l'accessibilità di strutture di pubblica utilità e di intrattenimento delle nostre città. L'obiettivo è quello di migliorare le informazioni disponibili in merito all'accessibilità dei luoghi di interesse, dando modo a chi userà il progetto non solo di avere informazioni, ma anche di diventare, a propria volta, un "generatore di notizie" per tutti: «EasyWay» consiste in uno strumento interattivo all'interno di uno specifico sito web (esiste anche un'applicazione per Smartphone) che consente a tutti di conoscere ed esprimere la propria valutazione in merito all'accessibilità dei vari luoghi di interesse che verranno man mano caricati sul portale.

Quanti di noi, prima di prenotare un hotel, un ristorante o di scegliere una certa compagnia aerea, cercano recensioni su Internet? Ogni singola valutazione, fatta da altri che spesso non conosciamo, ci fornisce un parere sulla tipologia di "servizio" che otterremo scegliendo quel particolare albergo, ristorante, compagnia aerea e così via.

Sono pareri tecnici e oggettivi? Ovviamente, no! Possono essere utili, però, perché chi li esprime - salvo casi di contraffazione mediatica - è un fruitore del servizio offerto (al pari nostro) e non ha alcun interesse a "tacere" su un particolare difetto, mancanza o disservizio. Così come è presumibilmente vero che le opinioni positive siano sincere e non "di maniera".

Per le persone con disabilità che cercano informazioni in merito all'accessibilità dei luoghi dove andare per necessità, lavoro, svago e tempo libero vale la stessa regola? In generale, ci si affida al caso (spesso) o alle informazioni (troppo spesso parziali) che gli stessi esercenti danno di se stessi; sono informazioni che - ammesso e non concesso che siano accurate - non sempre soddisfano i principali interessi di una persona con disabilità.

E se ci fosse la possibilità di dare al parola ai cittadini con disabilità che usufruiscono delle varie strutture di pubblica utilità o di intrattenimento per fare delle recensioni più dirette?

È questa la domanda che sta alla base del progetto «EasyWay», sviluppato con il supporto e l'esperienza della rete associativa della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e da parte della Fondazione Vodafone Italia (del cui comitato scientifico fa parte anche Franco Bomprezzi, direttore responsabile di Superando.it e uno dei principali promotori dell'iniziativa).


Come funziona «EasyWay»

Per prima cosa è necessario andare nella pagina dedicata al progetto «EasyWay» (accedi al sito esterno da qui).

L'homepage permette di accedere alle informazioni sul progetto, sull'applicazione per Smartphone, sulle modalità di ricerca del punto di interesse e sulla valutazione dello stesso. Per il momento, il programma permette di recensire solo le barriere architettoniche.

Mettiamo il caso che una persona con disabilità voglia conoscere il livello di accessibilità di un hotel a Terni. Accede alla sezione «ricerca campo di interesse», inserisce la via, la città e il nome dell'hotel e le apparirà il luogo cercato.

"Cliccando" sul nome del luogo selezionato, apparirà una scheda con i riferimenti generali e recapiti del luogo (via, telefono, fax, sito web, ecc.) e una parte dedicata all'accessibilità.

La prima informazione sull'accessibilità è di carattere generale: con una "smile" (faccina) colorata in verde, arancione, rosso e grigio viene attribuito un giudizio sull'accessibilità in generale: i colori corrispondono, come in un semaforo, ad un livello progressivo di inaccessibilità, dal verde al rosso, mentre il grigio indica l'irrilevanza dell'informazione per quel tipo di luogo (ad esempio, l'accessibilità del bagno in una farmacia).

La scheda prosegue indicando il livello di accessibilità delle varie componenti della struttura (parcheggio, spazi interni, spazi esterni, servizi igienici ed ingresso), distinguendo le modalità con cui le persone possono accedervi: con carrozzina elettronica, con carrozzina manuale e accompagnatore, con carrozzina manuale senza accompagnatore, deambulando con difficoltà.

I criteri che il progetto ha adottato per fornire una "sintesi" sul livello di accessibilità della struttura (la faccina colorata in cima alla scheda) sono i seguenti:

Inoltre, le componenti della struttura non hanno tutte lo stesso peso:

Con la stessa facilità, è possibile indicare la propria recensione sul luogo visitato: si va su «valuta un punto di interesse» e si procede con la propria recensione.

Per maggiori dettagli in merito alle linee guida adottate da EasyWay su parere della FISH, leggi questo documento (collegamento a pagina esterna).


EasyWay e la valutazione dell'accessibilità

Come tutti i servizi che aiutano le persone con disabilità ad evitare di trovarsi di fronte a barriere architettoniche non previste, anche EasyWay è estremamente comodo. Poi, per tutti coloro che hanno uno Smartphone, conoscere l'accessibilità dei luoghi diventa veramente facile ed in tempo reale.

Tuttavia, è bene riprendere il discorso che si faceva all'inizio: i giudizi di altre persone sono preziosi, ma non sono necessariamente "conformi" alle proprie esigenze, caratteristiche, impressioni. Una rampa un po' più ripida del dovuto, può essere estremamente percorribile, anche da soli, per chi è allenato perché fa sport, per chi ha un certo tipo di carrozzina con un certo assetto o per chi è giovane e così via; mentre, per una altra persona, che ha altre caratteristiche personali (non solo condizioni di salute, quindi) quella stessa rampa, probabilmente, potrebbe risultare solo parzialmente accessibile (superabile con una persona vicina pronta a fornire il giusto supporto), o totalmente inaccessibile se è da sola. Camminare con l'ausilio di un deambulatore è cosa ben diversa che farlo con le stampelle, con un tripode o con un bastone mono-piede. Gli esempi, è chiaro, si sprecano.

Questo principio - che la Fondazione Vodafone Italia e la FISH hanno tenuto ben presente quando hanno elaborato i criteri e le griglie di valutazione per far funzionare il sistema operativo con semplicità - deve essere sempre tenuto in considerazione, visto che l'efficacia e l'utilità di «EasyWay» è direttamente proporzionale al numero di recensioni che ogni struttura riceve.

Ricordiamo, infatti, che EasyWay non è un sito le cui schede sui vari luoghi sono compilate da "esperti", ma è un sito "aperto" al parere della gente, con una competenza elevata (forse) della propria situazione, ma non necessariamente di quella delle altre persone.

Che differenza c'è?

Un sito tecnico è un portale in cui i "tecnici" (idealmente, un team di progettisti, terapisti occupazionali e consulenti alla pari) riportano informazioni standard in merito alle caratteristiche oggettive del luogo di osservazione (pendenza delle rampe, ampiezza di porte, presenza di certi materiali, grado di luminosità, distanza dei parcheggi, scivolosità della pavimentazione, ecc.) declinate in base alle caratteristiche degli ausili che le persone utilizzano (dimensione minima e massima di una carrozzina manuale, di una elettronica, ecc.). Possono fornire o meno un giudizio sintetico di accessibilità (con il metodo delle faccine colorate), ma lo scopo non è quello di giudicare il luogo in sé, quanto di fornire dati oggettivi alle singole persone, le quali faranno le proprie valutazioni personali sulla base delle proprie caratteristiche e di quelle del proprio ausilio. A titolo di esempio, un sito "tecnico" in questo senso è quello realizzato da Village for All (V4A) (collegamento a sito esterno) che si chiama V4AInside (accedi al sito per ulteriori informazioni).

«EasyWay», invece, è un canale immediato, diretto e democratico. Ha l'innegabile vantaggio di non richiedere autorizzazioni e staff tecnici per sopralluoghi complessi. Le recensioni possono essere fatte da chiunque sulla base della propria esperienza personale. Risponde all'esigenza di chi si chiede: «In quale pizzeria accessibile possiamo andare sta sera?». Un "click" sul portale (o sul proprio Smartphone) e si vedono i giudizi dati alle varie pizzerie. Chi esprime una recensione sui vari luoghi non è un consulente alla pari (come nel caso dei siti tecnici) - ossia una persona che mette a disposizione la propria esperienza con competenza specifica e all'interno di un percorso di empowerment definito che tiene conto di molteplici fattori. Al contrario, il cittadino che esprime la propria recensione sull'accessibilità lo potrà fare con la stessa "libertà" di chi va in un ristorante, mangia bene, e quindi scrive che la cena era sopraffina: non sappiamo se è un cuoco provetto o uno di "bocca buona", ma magari ci andiamo; se poi non siamo d'accordo, possiamo scrivere la nostra recensione.

Quindi, l'unica cosa che davvero conta in «EasyWay» è il giudizio dei vari visitatori/valutatori con disabilità che si iscriveranno al sito (o scaricheranno l'applicazione sul proprio Smartphone) e che esprimeranno la propria opinione: più giudizi sulla medesima struttura verranno caricati e più completa sarà l'informazione per tutti.

Quindi, forza, che aspettate a segnalare?


Data: 26/09/2012
Sezione: News » Archivio per data » Settembre 2012
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