Come annunciato in queste pagine, il 9 maggio ha preso avvio l'Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità. La vicepresidente della Regione Umbria Carla Casciari - presente alla cerimonia di insediamento dell'Osservatorio - riassume così il senso dell'istituzione da parte della Giunta regionale dell'Umbria dell'Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità: «un forte strumento di partecipazione per rendere effettivi i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie».
Alla presenza di tutti i componenti dell'Osservatorio - tra i quali il presidente, Raffaele Goretti, nominato delegato dalla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini -, Casciari prosegue: «L'Umbria è la prima Regione italiana che ha previsto l'istituzione di un Osservatorio permanente in materia. La costituzione dell'organismo è infatti definita nell'articolo 41-bis della Legge Regionale n. 26/2009 [così modificata dal Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 4 del 17 gennaio 2013, leggi qui, N.d.R.]. L'obiettivo dell'Osservatorio è quello di raggiungere alti livelli di partecipazione e di condivisione tra le rappresentanze delle persone con disabilità e le loro famiglie, con le istituzioni pubbliche, i protagonisti del terzo settore e con le realtà della società civile in genere. Ciò è particolarmente importante soprattutto in questa fase delicata che stiamo vivendo, caratterizzata da oggettive difficoltà legate alla crisi economica. Una fase questa - ha concluso - in cui la Regione Umbria si è impegnata sempre di più infittendo il dialogo tra il sociale e il sanitario e riconfermando nel bilancio regionale tutte le voci relative al Welfare».
Il presidente dell'Osservatorio Goretti ha evidenziato che tutti i membri dell'Osservatorio hanno delle competenze in materia e svolgeranno la loro funzione gratuitamente e quindi in maniera volontaria, «ma consapevoli - ha aggiunto - del loro ruolo e dell'importanza di portare avanti gli interessi delle persone con disabilità e delle loro famiglie».