"Partiamo dall'idea che voi non siete un pubblico e che questo di conseguenza non è uno spettacolo. Questa è un'esperienza o forse meglio un esperimento, voi ne sarete allo stesso tempo attori, cavie ed unici fortunati beneficiari. In MISSIONE ROOSEVELT vogliamo attraversare uno spazio urbano, fare un percorso e lasciare un segno, una traccia colorata al suolo. Vogliamo condividere con voi il piacere del proibito, il piacere di utilizzare un oggetto tabù.
Utilizzare un oggetto per la prima volta, forse solo questo basta, forse solo questo giustifica tutto.
La sedia a rotelle è lo strumento e l'oggetto di MISSIONE ROOSEVELT, il simbolo di tutto ciò che non ci riguarda oggi si fa nostro, la metafora dello svantaggio attraverso la quale conquistare la città."
Tony Clifton Circus
L'eclettica compagnia teatrale del Tony Clifton Circus ha già presentato in Italia e in Europa questo spettacolo che ha lo scopo di sensibilizzare tutti/e sulle difficoltà che le persone con disabilità in carrozzina incontrano quotidianamente quando passeggiano per le strade delle città. Marciapiedi dissestati, auto parcheggiate in modo "selvaggio" che ostacolano il passaggio… e chi più ne ha, più ne metta.
Lo spettacolo dà la possibilità agli spettatori e alle spettatrici di diventare protagonisti e protagoniste dello spettacolo stesso, cimentandosi in percorsi cittadini in carrozzina, per sperimentare sulla propria "pelle" le difficoltà e le barriere - più o meno insormontabili - da superare.
In questo video è possibile visualizzare la versione francese di uno dei tanti spettacoli girati in giro per le varie città d'Europa.
A Terni, il questo fine settimana (21 e 22 settembre), verrà presentata una versione riadattata dello spettacolo: quattro persone coinvolgeranno il pubblico in modo "inaspettato", ma comunque caratterizzato dallo spirito creativo e improvvisato della compagnia.
La direzione tecnica dello spettacolo è a cura di Davide Clementi e va ricordato che al progetto del Tony Clifton Circus hanno collaborato anche Nicola Danesi de Luca e Iacopo Fulgi.