Ci sono alcune novità sul "volo" de "La Farfalla", il servizio "Dopo di Noi" previsto per dare sostegno alle persone con disabilità rimaste senza una famiglia di riferimento (di cui si è detto nei mesi scorsi in queste pagine).
Il mese di luglio si è concluso con la denuncia al TG3 regionale, con gli articoli sui giornali locali e sui social network e con la lettera che la FISH Umbria ONLUS (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) ha inviato al Prefetto di Terni Gianfelice Bellesini, per risolvere la questione del mancato funzionamento del "Dopo di Noi - La Farfalla".
Poi, dopo le ferie di agosto - in cui le istituzioni si fermano e cala l'attenzione e la tensione sulle necessità delle famiglie e delle persone con disabilità di servizi "Durante Noi" e "Dopo di Noi" -, a settembre l'argomento torna "caldo" anche per la politica e per chi opera all'interno dell'Azienda Sanitaria Locale.
Per le famiglie, invece, le ferie non ci sono mai state e, rispetto a questo tema, non c'è stato nemmeno il "lusso" di poter prendersi momenti distrazione e di allentamento della preoccupazione. Il proprio scontento è stato ribadito anche in occasione di "Andromeda, una galassia vicina", evento organizzato lo scorso 13 settembre dalla Cooperativa Sociale ACTL, dell'USL Umbria n. 2 e dell'ANGSA Umbria ONLUS (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici). Come riportano alcuni giornali, i genitori presenti al convegno hanno affrontato le carenze di attenzione da parte del Distretto di Terni dell'USL Umbria n. 2 nella presa in carico della vita dei loro figli e figlie con disabilità. Addirittura, alcuni genitori hanno riferito che dalla stessa Azienda Sanitaria consigliano di portare i propri figli e figlie fuori da Terni, perché in questa città non ci sono servizi appropriati.
Così, la questione è approdata nuovamente a Palazzo Spada: lo scorso 15 settembre, l'Assessora ai Servizi sociali del Comune di Terni Francesca Malafoglia, durante un "question time", ha risposto all'interrogazione dei Consiglieri Vladimiro Orsini e Renato Bartolini (Partito Democratico) e a Luigi Bencivenga (Progetto Terni) rispetto a varie questioni, tra le quali, anche quelle relative ai ritardi nell'effettiva messa in funzione del "Dopo di Noi - La Farfalla".
Malafoglia, dopo aver ricostruito il lungo e complesso iter burocratico del progetto, ha aggiunto che il "Dopo di Noi - La Farfalla" dovrebbe conservare la destinazione iniziale (quella del Dopo di Noi) per 6 posti, mentre per altri 6 verrà destinata all'accoglienza e alla gestione di - non precisate - «situazioni di disabilità grave».
L'Assessora, inoltre, ha affermato che: «La USL Umbria n. 2, in accordo con l'ATI [Associazione Temporanea d'Impresa, che vede come capofila la Cooperativa Sociale ACTL, N.d.R.] che si è aggiudicata la gestione del centro, sta predisponendo una nuova convenzione e ritiene che entro il mese di ottobre potrebbe finalmente partire il servizio».
In attesa di una risposta da parte del Prefetto ternano, alcune Associazioni facenti parte della FISH Umbria ONLUS - Aladino ONLUS, ANGSA Umbria ONLUS e AVI Umbria ONLUS (Associazione Vita Indipendente) - hanno deciso di incontrare il Direttore Generale della USL Umbria n. 2 Sandro Fratini per rivendicare la propria partecipazione nello svolgimento della sperimentazione che verrà effettuata presso il "Dopo di Noi - La Farfalla" convenzione stipulata tra l'ATI e l'Azienda Sanitaria.
Così, nella stessa giornata del 15 settembre, la delegazione delle Associazioni suddette hanno presentato a Fratini il problema, che non deve essere affrontato come una semplice assenza di un servizio o di una struttura, ma come un pezzo mancante di una presa in carico con una logica globale che fa fatica a superare un approccio semplicemente prestazionale.
Fratini ha mostrato vivo interesse alla proposta che le Associazioni hanno fatto e cioè che l'USL Umbria n. 2 e le istituzioni coinvolte definiscano con le Associazioni stesse (oltre che con l'ATI che gestirà i servizi del "Dopo di Noi - La Farfalla") i contenuti, gli strumenti e i criteri di accesso delle attività che verranno svolte, per garantire - anche tramite forme di partecipazione come gli Audit Civici - il raggiungimento degli obiettivi di vita di ogni singola persona con disabilità ospite del centro.
Durante la riunione con Fratini, è stata anche sollevata la incresciosa questione della mancanza di accesso al Centro di Salute Mentale del Distretto socio-sanitario del ternano delle persone che, oltre a patologie riguardanti le funzioni psico-motorie e cognitive, abbiano anche menomazioni delle funzioni della coscienza, delle pulsioni, nonché del temperamento e della personalità (ossia quelle persone che richiedono anche un intervento di carattere non solo neurologico e socio-riabilitativo, ma anche psichiatrico e farmacologico).