Come avevamo scritto su queste pagine, all'inizio di febbraio l'assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare Luca Barberini aveva preso un impegno formale con le associazioni che promuovono e tutelano i diritti delle persone con disabilità: avviare da subito un percorso partecipato per la stesura e l'approvazione, entro due mesi, delle Linee guida sulla Vita Indipendente e del regolamento attuativo per il "Dopo di Noi".
Riportiamo con soddisfazione, quindi, la notizia dell'approvazione da parte della Giunta regionale dell'Umbria, degli indirizzi di programmazione per l'attuazione di nuovi interventi e servizi per l'assistenza alle persone con disabilità prive del sostegno familiare e che necessitano di elevati supporti (il regolamento attuativo per il "Dopo di Noi"), avvenuta su proposta dell'assessore Barberini.
La Giunta regionale, approvando la proposta dell'assessore regionale, ha confermato le risorse messe a disposizione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, tramite il cosiddetto Fondo sul "Dopo di noi" (previsto dalla Legge n. 112 del 22 giugno 2016), che, per l'Umbria, ammontano a 1.350.000 euro.
Sulla base di quanto dichiarato da Barberini lo scorso 11 marzo, la persona con disabilità sola o con una famiglia non più in grado di prendersene cura, sarà al centro di interventi specifici e individuali, tesi a rendere esigibile il suo diritto dalla Vita Indipendente, con programmi di accompagnamento per l'uscita dal nucleo familiare di origine o soggiorni temporanei al di fuori del nucleo familiare.
Saranno previsti anche programmi di accrescimento della consapevolezza personale e dello sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana, nonché tirocini finalizzati all'inclusione sociale. Verranno incentivate le progettualità mirate alla valorizzazione di attività extra-domiciliari e alla concreta espressione delle attitudini della persona, con specifico riferimento ai percorsi di accesso al lavoro.
Barberini ha concluso ricordando che la programmazione regionale per il "Dopo di Noi" è stata definita dopo un lungo confronto con le associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità e - aspetto significativo - con le diverse Zone sociali del territorio regionale, che, ora, dovranno attuare concretamente le azioni previste.