Durante l'incontro la FISH Umbria ha evidenziato la necessità da parte della Regione Umbria, di operare secondo criteri di trasparenza, equità, appropriatezza e sostenibilità per riuscire a superare l'attuale sistema di welfare che deve essere concentrato, più che sulla gestione di misure per l'attivazione di prestazioni, sulla produzione di quante più possibili specifiche combinazioni di sostegni alla persona in base alle caratteristiche ed esigenze di ognuno.
Le associazioni hanno chiesto inoltre di adottare le direttive previste nel Piano nazionale per la non autosufficienza e di riparto del Fondo per le non autosufficienze del triennio 2019-2021, pubblicato in gazzetta ufficiale del 4 febbraio u.s. La Fish Umbria sollecita specifica attenzione agli elementi richiesti e alle indicazioni fornite per l' ATTO DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE 2019-2021, come indicato nell'allegato B del Decreto. Le associazioni chiedono di essere chiamate in causa nel momento della elaborazione delle proposte politiche e che si distingua il ruolo di chi, nella non autosufficienza, è titolare di diritti, ovvero le famiglie e le persone con disabilità, e di chi è portatore di interessi.
Un'altra richiesta urgente è la necessità di avviare entro il 2020 l'iter dell'approvazione della Legge regionale sulla Vita Indipendente che consenta di ricomprendere la possibilità di riallocare tutte le vecchie e nuove risorse destinate agli interventi e alle prestazioni in un unico "Budget di progetto" per ciascun progetto personalizzato di Vita Indipendente/Dopo di Noi, affinché ad ognuno sia garantita l'opportunità di fissare obiettivi di vita sulla base dei quali scegliere liberamente i sostegni da attivare.( I Documento presentato in audizione Consigliare)
Nel II Programma d'Azione Biennale (DPR12 ottobre 2017) si evidenzia la necessità di garantire una valutazione multidimensionale finalizzata a sostenere il sistema di accesso a servizi e benefici e progettazione personalizzata, a tale scopo la Fish Umbria rileva l'urgenza di sviluppare, anche attraverso un confronto con le organizzazioni delle persone con disabilità, una proposta operativa di strumentazione di supporto al nuovo sistema di valutazione, sia di base che multidimensionale. ( II Documento presentato in audizione)
Si tratta di garantire alle Persone con disabilità l'opportunità di perseguire gli obiettivi del progetto personale, si richiede che la rete dei servizi abbia la capacità di riallocare le risorse da destinare ai progetti personali, anziché a prestazioni non coordinate, l'istituzione di un Fondo Unico venga considerato obiettivo qualificante della Politica regionale per rafforzare il Welfare umbro per le Persone con disabilità.
Ultimi, ma non meno importanti, sono due temi per i quali la Fish Umbria ha già da tempo formulato osservazioni coerenti con quanto sopra riportato, parliamo del nuovo Piano Sanitario Regionale e del regolamento in cui verranno fissati i requisiti di autorizzazione delle strutture socio sanitarie diurne e residenziali (un tema molto delicato connesso al rischio di considerare prioritaria la necessità di semplificazione e risparmio nella gestione perdendo di vista gli effetti in termini di esclusione e segregazione sulle persone).( III Documento presentato in audizione
IV Documento presentato in audizione).L'effettiva capacità di garantire a tutti di essere "Liberi di scegliere....dove e con chi vivere" richiede che le risorse siano investite sulla base di condivisi criteri di equità, trasparenza, appropriatezza, nonché sostenibilità e secondo questa prospettiva la Fish Umbria intende assumersi la responsabilità di offrire il contributo di chi rappresenta i titolari dei diritti.