Dagli anni settanta attento animatore del movimento delle persone con disabilità a livello nazionale e internazionale, Giampiero Griffo è l'attuale coordinatore del Comitato tecnico-scientifico dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, incarico che ricopre dal 2019 e uno dei componenti del Consiglio Mondiale di DPI (Disabled Peoples' International), organizzazione della quale ha promosso la nascita della sezione italiana.
La Presidenza del Consiglio tramite il Decreto del Presidente del Consiglio emanato il 10 aprile scorso, ha deciso di costituire un comitato di esperti in materia economica e sociale, detto task force, per programmare la cosiddetta "fase 2" della lotta alla pandemia da coronavirus.
Testimone privilegiato del mondo della disabilità Giampiero Griffo farà parte del comitato di esperti che programmerà la "fase 2 " della lotta alla pandemia di coronavirus, con l'obiettivo di promuovere il "mainstreaming" della disabilità, ovvero includere le persone con disabilità nelle politiche che riguardano tutta la società, ma, nello stesso tempo, superare gli ostacoli e le barriere, promuovendo un percorso per rendere garantire a tutti le stesse opportunità. Per garantire alle persone con disabilità la possibilità di essere parte della società e godere degli stessi diritti ed opportunità di cui godono gli altri cittadini, è necessario mettere in campo azioni positive, soluzioni appropriate di inclusione, sostegni opportuni e la capacità di usare le risorse di tutti per tutti.
Nell'accettare il compito, Griffo ha dichiarato che promuoverà «il mainstreaming della disabilità in tutti gli àmbiti di discussione, utilizzando linguaggi comprensibili ed efficaci per rimuovere pregiudizi, stigma sociali, letture basate esclusivamente sul modello medico della disabilità, lontani dal rispetto dei diritti umani che la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità impone». Una sfida quindi non solo tecnica, ma culturale.
I temi che Griffo dovrà affrontare con urgenza in questa prima fase riguarderanno varie aree di attività legate alla riapertura di servizi e la formulazione di modelli di intervento che permettano in futuro di migliorare le politiche e gli interventi, prevenendo i fenomeni che nella pandemia in corso hanno penalizzato fortemente le persone con disabilità. Quindi dall'educazione inclusiva al lavoro, dalla salute all'emergenza, senza trascurare la necessità di dati statistici certi e affidabili. Ma naturalmente, visto la probabile durata di una situazione ancora mancante di vaccini e cure contro il virus, altre aree di attività verranno certamente esaminate nel prosieguo del lavoro della task force.
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