Illustrando i contenuti e le finalità del nuovo Piano sociale, l'assessore regionale alle politiche sociali Damiano Stufara ha ricordato ai membri della terza Commissione che il documento, nato contestualmente alla legge sui servizi integrati, punta a razionalizzare ed uniformare l'attuale offerta dei servizi, anche in ragione della fase di necessario decollo operativo degli Ambiti Territoriali Integrati e delle Zone Sociali che fanno capo ai 12 Distretti sanitari.
Stufara ha spiegato che la Regione, con il Piano, punta a far decollare realmente l'istituto della sussidiarietà, con regole precise per gli accreditamenti e ad intervenire con «azioni di contrasto su temi caldi», come: la popolazione sempre più anziana e le famiglie umbre messe a dura prova dalla crisi di cui «già nel 2007 l'8% era a rischio scivolamento verso la soglia di povertà».
Sul piano finanziario, Stufara ha parlato di sostanziale dimezzamento delle risorse nazionali, «dai 15 milioni trasferiti alla Regione nel 2007 scenderemo a 6,5 nel 2010». In ragione di ciò ha aggiunto Stufara, «l'Umbria ha fatto invece una scelta di priorità assicurando al settore servizi sociali una crescita di risorse: il fondo sociale regionale che nel 2007 era pari a 6,3 milioni di euro nel 2010, potrà disporre 10,6 milioni di euro».
Con atto successivo, approvato alla unanimità, la Terza Commissione, ha i modificato il regolamento per la gestione del Fondo per la non autosufficienza: all'articolo 6, ha aumentato da tre a quattro le fasce di reddito individuale sulle quali calcolare la prevista compartecipazione al costo di servizi quali: l'assistenza domiciliare, quella semiresidenziale o residenziale, o ausili vari. Le fasce modificate sono ora le seguenti:
Il testo dell'atto amministrativo concernente il "Secondo piano sociale regionale (2010/2012) è consultabile accedendo al sito internet del Consiglio regionale. Dalla home page del Consiglio selezionare la voce "Attività" e poi nell'ordine: "Atti consiliari" - "Mostra gli atti all'esame di Commisione" - "Commissione III - Sanità e servizi sociali" ed in fine la scheda relativa al Piano sociale regionale, dalla scheda sarà possibile accedere al testo e sarà possibile inviare osservazioni in merito all'atto stesso.
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