La riforma del Servizio Sanitario Regionale, presentata Mercoledì 30 maggio dalla Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, sarà operativa a partire dal 2013. Per il momento, riportiamo ciò che è stato comunicato ufficialmente sulla base del testo pre-adottato Lunedì 28 maggio dalla Giunta.
Ricordiamo che il testo, poi, dovrà essere approvato dalla Giunta stessa (si ipotizza alla fine di giugno); dopodiché, dovrà essere votato dal Consiglio Regionale per l'approvazione definitiva. È probabile, quindi, che sarà soggetto a cambiamenti.
Per il momento, il testo sarà sottoposto al tavolo tematico "Welfare e sanità" dell'Alleanza per lo sviluppo dell'Umbria. La Giunta Regionale, inoltre, avrà uno specifico incontro per l'illustrazione del contenuto degli atti con tutti i Sindaci dell'Umbria. La fase partecipativa si concluderà, in ogni caso, entro e non oltre il prossimo 10 giugno.
La riforma di razionalizzazione del sistema sanitario regionale, quindi, per come è stata presentata, ha due parole chiave: appropriatezza e integrazione. Individua, poi, sette aree di intervento:
Il punto che, probabilmente, riguarda un po' più da vicino le persone con disabilità è l'ultimo, il riordino servizi e medicina del territorio.
In primo luogo, verrà valorizzata la prevenzione: con una rete territoriale più forte, con il potenziamento della residenzialità e domiciliarità, con l'accorpamento di più ospedali in un unico presidio, con il potenziamento del sistema di emergenza-urgenza e, infine, con il coinvolgimento dell'associazionismo.
In secondo luogo, per quanto riguarda l'assistenza fornita dai Distretti Socio-sanitari, i 12 attualmente presenti resteranno, mentre i 36 Centri di Salute saranno trasformati in «Case della salute», per dare una maggiore continuità all'assistenza sul territorio, attraverso anche un accordo regionale con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta (impegnati anche sulla prevenzione). Le Case della Salute saranno viste come un'evoluzione dei Centri di Salute, come una loro ulteriore strutturazione sia logistica che funzionale, per garantire ai cittadini sportelli unici di accesso ai servizi sanitari e a quelli sociali e organizzare la risposta nelle forme più appropriate, grazie alla compresenza di diverse professionalità, tecnico amministrative, infermieristiche, della riabilitazione e dell'intervento sociale, della medicina di base e della specialistica ambulatoriale.
Altro aspetto importate riguarda gli accertamenti dell'invalidità civile e dello stato di handicap: saranno accorpate in un'unica Commissione, utilizzando la fase di rinnovo delle Commissioni sin qui attivate, superando l'obbligo per la persona di effettuare due accertamenti distinti, anche in presenza di patologie neoplastiche per le quali già la norma prevede unicità di accertamento.
Questa, quindi, una sintesi estratta dai comunicati ufficiali pubblicati nel sito web della Regione Umbria e dai mass media locali. Ovviamente il tema sarà oggetto di ulteriori e necessari approfondimenti.
Per il momento, rimandiamo alla lettura di questo documento di sintesi pubblicato nel sito web della regione.