Il clima della Giornata Italiana della Statistica promossa dall'ISTAT (20 ottobre) ha portato il Comune di Terni a presentare l'edizione 2012 di Conoscere Terni, pubblicazione di informazioni statistiche ed indicatori per una lettura globale del territorio da un punto di vista demografico, sociale, economico e ambientale.
L'opuscolo, frutto dell'analisi che i Servizi statistici comunali hanno effettuato su informazioni contenute nell'archivio anagrafico, guarda all'evoluzione della popolazione ternana, ai cambiamenti che ha subìto nel tempo, rispetto all'età, al sesso, alla provenienza etnica e alla composizione delle famiglie.
Accanto ai dati demografici, poi, vengono riportati anche i dati socio-economici, quali la distribuzione delle imprese sul territorio, l'occupazione e la disoccupazione, il reddito, le pensioni e gli impieghi di denaro, l'andamento dei prezzi e l'inflazione. Infine, uno sguardo al sistema scolastico, universitario e ambientale.
Due argomenti ci riguardano più da vicino: invecchiamento della popolazione e le pensioni.
Il 2011 ha fotografato una città con un indice di vecchiaia (rapporto tra le persone ultra sessantacinquenni sui minori fino a quattordici anni) del 203,3%, in un trend di crescita rispetto al 2010. L'età della popolazione, dal 1980 al 2011, vede un'inversione di tendenza: i minori fino a quattordici anni calano, passando da 21.001 a 13.784, mentre gli anziani sopra i sessantacinque anni crescono, passando da 16.962 a 28.017 (con un tasso di crescita annuale dello 0,8 per mille, inferiore a quello del 2010).
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Conseguenza di questo invecchiamento riguarda il numero di persone che ricevono le pensioni di vario tipo, oggetto spesso di aspre critiche riguardanti l'"eccessivo" (rispetto a cosa?) numero presente in Umbria. Terni supera sia la media umbra che quella nazionale in merito a:
La realtà di Terni si avvicina a quella Umbra nelle pensioni di invalidità civile (genericamente intese visto che, dai dati a disposizione, non si può risalire ad ulteriori specifiche), che comunque risulta più alta - seppure di poco - di quella nazionale (supera di poco la media nazionale dei 400 Euro).
Realtà completamente diversa è quella legata agli assegni sociali (ex pensioni sociali), in cui Terni ha i valori un po' più bassi sia dell'Umbria, che dell'Italia (supera appena i 300 Euro).
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