Il 26 maggio 2014 il tema del diritto alla mobilità e all'accessibilità delle persone con disabilità si tingerà dei colori della Ternana Calcio. I giocatori "rosso-verdi", grazie al supporto offerto dal Centro per l'Autonomia Umbro, si "alleneranno" a riconoscere le barriere architettoniche presenti nella città e cercheranno di portare a casa un risultato concreto per migliorare la qualità urbana segnalandole in tempo reale agli uffici tecnici del Comune. L'iniziativa della squadra rientra tra quelle del progetto «B Solidale, la nuova piattaforma per la Responsabilità Sociale», volto a qualificare l'impegno sociale del mondo del pallone in una direzione più strutturata e sistematica con l'obiettivo di partecipare allo sviluppo delle iniziative e certificandone i risultati.
Anche se i fatti inquietanti di qualche settimana fa hanno catapultato il mondo del calcio nazionale in un baratro assurdo di reati, violenze e corruzione e in un generalizzato senso di impotenza, non si spegne la speranza che il gioco del pallone proponga anche i valori che questo sport ha la possibilità di trasmettere a tutti coloro che lo amano.
Il progetto «B Solidale, la nuova piattaforma per la Responsabilità Sociale» [link a sito esterno] nasce proprio con questo scopo: la Lega Nazionale Professionisti Serie B, infatti, ha dimostrato una particolare attenzione nei confronti della valenza sociale del gioco del calcio, inteso come strumento di sensibilizzazione e divulgazione di messaggi positivi.
«B Solidale», in particolare, intende andare al di là della semplice adesione "acritica" alle iniziative di solidarietà e propone, al contrario, un impegno più strutturato e sistematico, selezionando un numero ristretto di Associazioni con cui condividere i progetti, partecipando allo sviluppo delle iniziative e certificandone i risultati.
A questo progetto aderisce anche la Ternana Calcio SpA: la società sportiva ha condiviso con il Centro per l'Autonomia Umbro l'organizzazione di un'iniziativa volta ad accendere i riflettori sul tema della qualità urbana misurata con il metro dell'universal design e della piena ed effettiva fruizione di quelli che, per tutti, sono diritti fondamentali.
Non sarà il percorso ad ostacoli realizzato appositamente dal Centro per l'Autonomia Umbro (come già fatto nelle varie edizioni dell'iniziativa con le scuole "Progettiamo l'inclusione") quello che dovranno affrontare i giocatori della Ternana: al contrario si dovranno destreggiare in "dribbling", per superare avversari "solidi" come possono essere gli ostacoli che quotidianamente obbligano tutti coloro che utilizzano una sedia a ruote o che non vedono ad impegnarsi in un parkour urbano.
L'iniziativa, che è un gioco (come, d'altronde, lo è quello del calcio), vuole veicolare un messaggio sociale importante, così come fa lo sport quando si "ricorda" di avere un'importante funzione per l'inclusione sociale.
L'iniziativa è organizzata dalla Ternana Calcio e vedrà coinvolto il Comune di Terni, l'Associazione Vita Indipendente Umbria ONLUS e la sezione ternana dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS.
Appuntamento il 26 maggio alle ore 17.00 presso la Biblioteca Comunale di Terni dove, insieme ai calciatori, verrà inizialmente inquadrato il tema dell'iniziativa all'interno di quello del diritto alla mobilità e all'accessibilità (previsto dagli articoli 9 e 20 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità). Dopo di che partirà propriamente il "tour" per le strade/barriere della città.
Gli ostacoli, una volta individuati, potranno anche essere segnalati in tempo reale utilizzando gli strumenti che l'Amministrazione comunale già mette disposizione dei cittadini con il "Progetto per il decoro urbano ed ambientale".
I riflettori non saranno puntati verso la singola barriera, ma verso il percorso ad ostacoli che le persone con disabilità che si muovono in carrozzina sono costrette a "dribblare" ogni giorno. E allo stesso tempo, si cercherà di veicolare un'immagine delle persone con disabilità che sia lontana dagli stereotipi comuni e che, al contrario, sia quella di cittadini a pieno titolo che, al di là delle proprie capacità personali, hanno il diritto di muoversi e ad accedere alla città.